Avrebbe acquisito, anche mediante distrazione, somme di pertinenza dei clienti, contraffatto la firma dei clienti, comunicato informazioni non rispondenti al vero e perfezionato operazioni non autorizzate dai clienti. Inoltre avrebbe percepito compensi o finanziamenti dai clienti; per queste ragioni la Consob ha disposto la radiazione di Stefano Verzini, già in forze a Finecobank, dall’Albo unico dei consulenti finanziari.