Banco Bpm, i sindacati minacciano lo sciopero

Carenze nella formazione, pressioni commerciali, provvedimenti disciplinari non giustificati. Sono alcune delle contestazioni fatte dai sindacati ai vertici del Banco Bpm in un comunicato congiunto delle sigle di categoria pubblicato il 19 giugno. Le organizzazioni di lavoratori hanno avviato le cosiddette procedure di raffreddamento, che potranno poi portare a uno sciopero.

Ecco, di seguito, il comunicato diffuso dai sindacati:

 Carenze nella formazione, pressioni commerciali,

Dopo una tornata assembleare che ha coinvolto migliaia di lavoratori e svariati tentativi di ricondurre la nostra azienda a relazioni industriali corrette che portino risultati concreti a beneficio di tutti gli stakeholder , queste OO.SS hanno avviato le procedure di raffreddamento, preliminari allo sciopero.

  • Mancata formazione preventiva all’assegnazione di ruoli e/o mansioni;
  • Circolari intempestive e lacunose;
  • Pressioni commerciali improprie;
  • Provvedimenti disciplinari non giustificati dall’entità dei fatti contestati ai lavoratori;
  • Disapplicazioni del contratto collettivo nazionale di lavoro e di accordi aziendali;
  • Incertezza sul futuro dei lavoratori degli N.P.L. e di Profamily;
  • Confusione operativa derivante dalla riorganizzazione della Società Gestione Servizi. Questi i motivi della vertenza.

Vogliamo lavorare bene e con serenità per essere veramente al servizio della clientela.

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