Credem fa il pieno di clienti

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha approvato lo scorso 8 agosto i risultati individuali e consolidati del primo semestre 2018. Come recita il comunicato della società, anche nella prima parte dell’anno le famiglie e le imprese italiane hanno continuato a dare fiducia al Gruppo come confermato da 54 mila nuovi clienti acquisiti da gennaio a fine giugno. I risparmiatori hanno inoltre continuato a riconoscere la validità dei servizi offerti dal Gruppo che ha registrato a fine giugno una raccolta complessiva da clientela(1) in crescita del 3,4% a/a raggiungendo 67,1 miliardi di euro (+2,2 miliardi di euro in valore assoluto a/a) di cui 23,2 miliardi di euro di raccolta diretta (+7,8% a/a), 26,7 miliardi di euro di raccolta gestita (+1,3% a/a) e 6,9 miliardi di euro di raccolta assicurativa (+6,5% a/a). Per continuare a sviluppare l’offerta di prodotti assicurativi  ramo danni e accrescere il livello di servizio offerto alla propria clientela, il Gruppo Credem ha rinnovato a giugno la partnership con Reale Mutua Assicurazioni. Sono proseguiti anche gli investimenti sulle Persone, con 177 assunzioni(7) di cui il 74% giovani, +1,5% a/a l’organico(7) e sono state ottenute inoltre tre importanti certificazioni sulla qualità dell’ambiente di lavoro e sulla contrattualistica (Great Place To Work, Top Employer e l’asseverazione contrattuale dei rapporti di lavoro – Asse.Co.). Confermata anche, nel primo semestre dell’anno, la solidità patrimoniale con un CET1 Ratio che si è attestato a 13% con oltre 5,5 punti percentuali di margine rispetto al livello minimo assegnato da BCE (SREP) pari a 7,375%, requisito più basso tra le banche italiane vigilate da BCE. E’ proseguito inoltre il sostegno all’economia del Paese con i prestiti(1) in crescita del 3% a/a (rispetto al sistema che segna +1,9% nello stesso periodo) a 24,2 miliardi di euro. Tale crescita è avvenuta mantenendo la qualità dell’attivo ai vertici del mercato con il rapporto tra crediti problematici lordi ed impieghi lordi (NPL Ratio(3)) a 5,1% rispetto a 10,8% della media delle banche significative italiane(4). Il Gruppo ha inoltre registrato 95 milioni di euro di utile netto consolidato rispetto a 101,3 milioni di euro del primo semestre 2017 (-6,2% a/a); il dato, non considerando la contribuzione degli oneri straordinari e degli accantonamenti per rischi e oneri, sarebbe in crescita del 4,1% a/a.

Vediamo ora nel dettaglio altri dati emersi dal bilancio.

Risultati economici consolidati

A fine giugno 2018 il margine di intermediazione si attesta a 583,9 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto a 585,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2017 (-0,3% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario(9) raggiunge 241,3 milioni di euro, +1,9% rispetto a 236,9 milioni di euro a fine giugno 2017. Il margine servizi(10)(11) è pari a 342,6 milioni di euro rispetto a 348,9 milioni di euro nell’anno precedente (-1,8% a/a), a seguito del minor impatto della componente legata al trading in titoli, cambi e derivati. Più in dettaglio, per quanto riguarda il margine servizi, le commissioni nette ammontano a 268,1 milioni di euro (+3% a/a), di cui 181,4 milioni di euro di commissioni da gestione ed intermediazione (+5,6% a/a) e 86,7 milioni di euro di commissioni da servizi bancari (-2,1% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati si attesta a 36,2 milioni di euro, -34,8% a/a. Il margine assicurazioni ramo vita raggiunge 29,4 milioni di euro (+21,5% a/a).

costi operativi(11) si attestano a 376 milioni di euro rispetto a 369,9 milioni di euro nel primo semestre 2017 (+1,6% a/a). Nel dettaglio, le spese amministrative ammontano a 119,8 milioni di euro (+0,2% a/a), mentre le spese relative al personale sono pari a 256,2 milioni di euro (+2,4% a/a).

Il cost/income(12) risulta pari a 64,4% rispetto a 63,1% a fine giugno 2017 e 62,7% a fine 2017.

Il risultato lordo di gestione si attesta a 207,9 milioni di euro rispetto a 215,9 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente (-3,7% a/a). Gli ammortamenti sono pari a 24,6 milioni di euro rispetto a 23,8 milioni di euro a giugno 2017 (+3,4% a/a).

Il risultato operativo ammonta a 183,3 milioni di euro rispetto a 192,1 milioni di euro a fine giugno 2017 (-4,6% a/a).

Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a -7 milioni di euro rispetto a +0,6 milioni di euro nell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti sono in calo del 43,9% a/a e si attestano a 16,5 milioni di euro rispetto a 29,4 milioni di euro nel primo semestre 2017.

Il saldo delle componenti straordinarie(11) è pari a -20,3 milioni di euro (-12,2 milioni di euro a fine giugno 2017) e comprende tra l’altro 15,2 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale, come contributo al Fondo di Risoluzione Unico (compresa la quota straordinaria richiamata nel secondo trimestre).

L’utile ante imposte raggiunge 139,5 milioni di euro rispetto a 151,1 milioni di euro a fine giugno 2017 (-7,7% a/a), mentre le imposte sul reddito ammontano a 44,5 milioni di euro (49,8 milioni di euro a fine giugno 2017, -10,6% a/a). L’utile netto consolidato si attesta a 95 milioni di euro rispetto a 101,3 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente (-6,2% a/a).

Aggregati patrimoniali consolidati

La raccolta complessiva da clientela a fine giugno 2018 è in progresso del 3,4% a/a e ammonta a 67.135 milioni di euro (64.926 milioni di euro l’anno precedente). La raccolta complessiva raggiunge 79.259 milioni di euro, +3,8% a/a rispetto a 76.380 milioni di euro a fine giugno 2017. In particolare, la raccolta diretta da clientela si attesta a 23.166 milioni di euro rispetto a 21.495 milioni di euro nel primo semestre 2017 (+7,8% a/a). La raccolta diretta complessiva è pari a 25.667 milioni di euro rispetto a 23.895 milioni di euro nello stesso periodo del 2017 (+7,4% a/a). La raccolta assicurativa si attesta a 6.934 milioni di euro, +6,5% rispetto a 6.512 milioni di euro nel primo semestre 2017. La raccolta indiretta da clientela risulta pari a 37.035 milioni di euro rispetto a 36.919 milioni di euro a fine giugno 2017 (+0,3% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita raggiunge 26.692 milioni di euro, +1,3% rispetto a 26.345 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente. All’interno di tale aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a 6.522 milioni di euro (-0,9% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav ammontano a 11.522 milioni di euro (-3,5% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita si attestano a 8.648 milioni di euro (+10,5% a/a).

Gli impieghi con clientela sono in crescita del 3% a/a (rispetto al sistema(4) che segna +1,9% nello stesso periodo) e si attestano a 24.248 milioni di euro rispetto a 23.543 milioni di euro a fine giugno 2017, con costante attenzione alla qualità del portafoglio.

Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 1,12% (rispetto a 1,44% nello stesso periodo del 2017) dato significativamente inferiore alla media di sistema pari a 2,84%(4). La percentuale dicopertura dei crediti in sofferenza è del 66,5% (60,6% a fine giugno 2017), tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale(4), è pari a 82,4%. I crediti problematici totali netti sono pari a 647,4 milioni di euro, in calo del 18,4% rispetto a 793,3 milioni di euro nel primo semestre 2017. I crediti problematici totali lordi ammontano invece a 1.280,8 milioni di euro, -8,6% rispetto a 1.401,1 milioni di euro a giugno 2017. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi è del 49,5% (43,4% a fine giugno 2017); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale(4), sale a 65,5%. Ilrapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio(3)) si attesta a 5,1% (5,8% nel primo semestre 2017) a fronte di una media delle banche significative italiane al 10,8%(4). Ilcosto del credito(13) si attesta a valori molto contenuti pari a 13 bps a fine giugno 2018.

Coefficienti patrimoniali

Il CET1 ratio(2) calcolato su Credemholding è pari a 13%, il Tier 1 capital ratio(2) è pari a 13,3% ed il Total capital ratio(2) è pari a 15,2%. Per il 2018 il CET1 Ratio (SREP) minimo assegnato al Gruppo è pari a 7,375%(6) requisito più basso tra le banche italiane vigilate da BCE.

Struttura organizzativa

Filiali, centri imprese, centri small business,  negozi finanziari 673
Dipendenti 6.223
Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (con incarico di agenzia) 815
Subagenti finanziari 195
Agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto 97

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda il Gruppo, le principali linee guida della gestione prevedono un ulteriore sviluppo sia dell’aggregato creditizio che della raccolta, in particolare del comparto gestito. Tale sviluppo sarà supportato dalla revisione del modello di servizio, orientato all’omnicanalità ed alla  digitalizzazione e dal potenziamento distributivo e produttivo nell’area del Wealth Management. Inoltre è previsto il mantenimento di un’elevata diversificazione del portafoglio mobiliare a presidio della volatilità patrimoniale, il miglioramento del profilo di efficienza economica e la conferma di un adeguato profilo di rischio e di livello patrimoniale.

In tale contesto, nella parte residua dell’esercizio, si attendono condizioni non troppo dissimili rispetto a quelle che hanno caratterizzato il primo semestre con alcuni elementi di probabile discontinuità relativi sia al contributo dell’area finanza, che sarà penalizzata dalle condizioni attuali di mercato, sia dall’incidenza del rischio creditizio che potrà assumere livelli meno contenuti, anche se nell’ambito di quanto fissato nella pianificazione aziendale.

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