Draghi sta per chiudere l’ombrello del Qe

Una riunione dei vertici della Banca Centrale Europea in cui uno dei protagonisti sarà il rischio-Italia. E’ quella in programma per domani, giovedì 25 ottobre, in cui il presidente della Bce farà probabilmente riferimento alle recenti impennate dello spread Btp/Bund, il differenziale d’interesse tra titoli di stato italiani e tedeschi. Come scrive il quotidiano Mf, nelle scorse settimane sono arrivati da Roma molti appelli alla Bce per estendere gli acquisti netti di Buoni del Tesoro nell’ambito del Quantitative Easing. Tuttavia, Draghi ha più volte sottolineato che tale ipotesi può realizzarsi soltanto all’interno delle regole del programma Omt, che prevede un intervento della banca centrale soltanto a favore dei paesi che hanno chiesto all’Europa aiuti finanziari.

Resta da capire come si comporterà la Bce in vista della preannunciata fine del Quantitative Easing, nell’ambito del quale ha comprato ben 370 miliardi di euro di Buoni del Tesoro italiani. Gli analisti di Ubs, secondo quanto riporta Mf, si aspettano che la Bce vada avanti con i reinvestimenti dei titoli che giungono man mano alla scadenza, riducendo però il bilancio gradualmente, con una velocità legata all’andamento dell’economia. Un’altra incognita riguarda le decisioni adottate da Draghi in materia di tassi d’interesse. Sempre Ubs prevede che il primo aumento dei tassi sui depositi (oggi fissati a -0,4%) avverrà a settembre 2019 con successivi ritocchi all’insù fino allo zero agli inizi del 2020.

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