Consulenza fiscale: portare i soldi all’estero? Non è sempre sicuro

Portare i soldi all’estero per paura di una maxi tassa patrimoniale in Italia non sempre è una scelta sensata. Lo scrive l’inserto Plus24 del Sole24Ore,  nel numero di sabato 27 ottobre. Il settimanale intervista sull’argomento il fiscalista Leo De Rosa che spiega come l’esportazione di capitali e lo spostamento della residenza oltreconfine, se avviene legalmente, non mette certamente al riparo i soldi da una tassazione elevata. In molti paesi esteri ci sono infatti imposte di successione e donazione più pesanti che in Italia, oltre a imposte patrimoniali tutt’altro che trascurabili. Chi invece porta i soldi all’estero conservando la residenza fiscale nel nostro Paese deve rispettare alcuni importanti adempimenti burocratici. Deve cioè indicare le somme all’estero nel quadro Rw della dichiarazione dei redditi, per evitare sanzioni che variano dal 3 al 15% del capitale. Inoltre, è obbligatorio versare al fisco italiano una mini patrimoniale che si chiama Ivafe ed è pari al 2 per mille delle somme detenute oltreconfine. A questo prelievo, si aggiungono poi le imposte ordinarie del 26% che colpiscono le rendite finanziarie.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!