Finecobank, un’altra trimestrale da incorniciare

FinecoBank ha archiviato i primi nove mesi dell’esercizio in corsi con ricavi per 464 mln di euro, in aumento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A contribuire al risultato è stata soprattutto l’area Investing (+9,9% su base annua) con management fees in crescita del 12,6%. “Merito – spiegano dall’istituto – del continuo miglioramento dell’asset mix e della produttività della rete”. Un buon contributo al dato è arrivato inoltre dall’area Banking (+8,8% anno su anno) supportata dall’aumento della liquidità transazionale e dalla maggiore incidenza dell’attività di Lending.

I costi operativi al netto delle poste non ricorrenti sono poi risultati ben sotto controllo a 182,8 mln di euro con un incremento del 4,6% rispetto al 2017 e un Cost/Income ratio in calo al 39,3%.

Ancora, l’utile netto rettificato è stato pari a 178,8 mln di euro (+13,9%), dato che include il contributo stimato di 9,6 milioni netti ai Sistemi di Garanzia dei Depositi.

Il management ha in aggiunta fatto notare che prosegue a pieno ritmo l’offerta di Lending, caratterizzata come sempre da una forte attenzione alla qualità del credito. I mutui hanno infatti beneficiato di un aumento del 123%, sempre su base annua, i prestiti personali di un aumento del 27% e i fidi sono cresciuti del 98% grazie al contributo del fido con pegno rotativo.

Ancora, la produttività della rete si conferma in continua crescita: i Total Financial Assets per consulente finanziario sono aumentati del 9,4% a/a di cui patrimonio gestito +10% a/a e patrimonio in Guided Products and Services +20% su base annua. E prosegue il forte posizionamento nel segmento Private, con patrimonio in crescita a 27,5 miliardi di euro (+9,7% a/a).

Infine, sempre secondo quanto riportato dal gruppo, prosegue senza sosta l’attività di sviluppo della nuova Asset Management Company di diritto irlandese. La società si sta focalizzando sulla costruzione di fondi di fondi e sull’ampliamento dei fondi singoli in delega di gestione al fine di offrire una gamma di soluzioni più efficienti, più flessibili e più guidate rispetto agli obiettivi di investimento ed al profilo di rischio/rendimento.

I Total Financial Assets al 30 settembre 2018 si sono attestati a 70,9 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Ed è cresciuto il saldo della raccolta gestita, che registra un incremento del 10% a 34,9 miliardi di euro. Il saldo della raccolta amministrata risulta pari a 14,4 miliardi di euro (+4% ) mentre il saldo della raccolta diretta risulta pari a 21,5 miliardi di euro (+9%) grazie alla continua crescita della base di nuovi clienti e dei depositi “transazionali”.

La raccolta netta da inizio anno è stata pari a 4.780 milioni di euro (+15%) con “un mix coerente con la maggiore volatilità registrata sui mercati rispetto allo scorso anno”: la raccolta gestita ha raggiunto 1.934 milioni di euro, la raccolta amministrata si è attestata a 1.251 milioni di euro mentre la raccolta diretta è stata pari a 1.595 milioni di euro. Da inizio anno la raccolta in “Guided products & services” ha raggiunto 2.061 milioni di euro e il nuovo servizio Plus si conferma essere molto apprezzato dalla clientela raggiungendo 2.891 milioni di euro dal recente lancio. L’incidenza dei Guided Products rispetto al totale AuM è salito al 66% rispetto al 60% di settembre 2017 e al 63% di dicembre 2017.

Al 30 settembre 2018 la rete dei consulenti finanziari è composta da 2.622 unità distribuita sul territorio con 383 negozi finanziari (Fineco Center). La raccolta tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 4.255 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2017.

In termini di acquisizione della clientela, nei primi nove mesi del 2018 sono stati acquisiti 82.376 nuovi clienti portando il numero dei clienti totali al 30 settembre 2018 a quasi 1.260.000, in crescita del 7% rispetto all’anno precedente.

Al momento il titolo segna un ribasso dello 0,4% a 9,55 euro e vanta un rendimento del dividendo rilevato da Bloomberg del 3% circa.

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