Intesa Sanpaolo, utile sopra i 3 miliardi

Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con risultati in linea rispetto agli obiettivi del piano industriale 2018-2021: l’utile netto è stato pari a 3.012 mln e a circa € 3,4 mld – pari al 90% di € 3,8 mld di utile netto del 2017 – includendo la plusvalenza netta derivante dalla partnership con Intrum da contabilizzare entro l’anno.

Si conferma poi elevata poi la patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi anche nello scenario avverso dello stress testcommon equity tier 1 ratio pro-forma a regime al 13,7% tenendo conto dei dividendi maturati nei nove mesi. 

Ancora, il risultato della gestione operativa è risultato in crescita del 13,2% rispetto ai primi nove mesi 2017, con proventi operativi netti in aumento del 4,3% e costi operativi in calo del 3,2%.

“I risultati dei primi nove mesi del 2018 riflettono la redditività sostenibile del gruppo derivante dalla solidità della base patrimoniale, della posizione di liquidità e dal modello di business resiliente e ben diversificato – afferma in una nota il management – Il modello di business si caratterizza per una focalizzazione su wealth management & protection, un’operatività su attività finanziarie che offre un natural hedging a copertura dagli impatti della volatilità dei mercati sui ricavi da commissioni, una flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi e un’efficace gestione proattiva del credito”. 

Non solo. Si registra anche un miglioramento della qualità del credito con una riduzione dei crediti deteriorati lordi senza oneri straordinari per gli azionisti, con lo stock diminuito del 26,3% rispetto a fine 2017 considerando la cessione di sofferenze a Intrum, realizzando nei nove mesi 2018 già il 53% dell’obiettivo previsto nel piano di impresa per il 2018-2021. L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è ora al 9,2% al lordo delle rettifiche e 4,5% al netto con rettifiche di valore nette su crediti in calo del 18,5% e un costo del rischio annualizzato sceso a 57 centesimi di punto.

Il gruppo Intesa si conferma così, fanno notare dalla società, un acceleratore della crescita dell’economia reale in Italia: 36,6 mld di euro di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese del paese nei nove mesi 2018, circa 13.000 aziende riportate in bonis nei nove mesi 2018 e 86.000 dal 2014, preservando rispettivamente 65.000 e 430.000 posti di lavoro.

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