Tedeschi (BinckBank): “Spread, l’Italia non è a rischio”

“Non crediamo assolutamente che l’Italia possa essere a rischio default e che l’attuale spread misuri quello che è il vero rischio Paese, ma visto che molti clienti ci chiedono lumi sulla sicurezza del conto e alcuni addirittura ci chiedono come aprire il conto in Binck Olanda, mi sento di rassicurare sempre per quanto riguarda la nostra banca, che resta un porto sicuro per i risparmi”. Così Vincenzo Tedeschi, ad di BinckBank Italia. “Alla luce della regolamentazione europea, in quanto succursale di banca estera comunitaria, siamo controllati sia dalle Autorità di vigilanza italiane sia da quelle olandesi, i depositi in Binck sono protetti dal fondo di garanzia olandese e la banca ha un coefficiente Core Tier superiore al 32%, tra i migliori tre istituti che offrono conti correnti al retail, presenti in Italia, secondo Altroconsumo”. BinckBank è quotata alla Borsa di Amsterdam, offrendo quindi la massima trasparenza avendo bilanci e relazioni trimestrali. Il fondo di garanzia che tutela i depositi è relativo all’Olanda, uno dei pochi Paesi in area euro con rating AAA per tutte e 3 le agenzie di rating. E senza contare che la banca offre la possibilità di aprire conti in valuta estera, tra cui tre monete di Paesi ancora AAA quali Norvegia, Svizzera e Stati Uniti, in modo da diversificare il rischio euro. “Abbiamo quasi raggiunto i 10mila clienti, tutti molto soddisfatti dei nostri servizi, e masse per quasi 800 milioni di euro, partendo da zero nel maggio del 2012” aggiunge Tedeschi.

Sul lato fondi cosa offrite?
“Abbiamo un accordo con Fundstore, per cui i nostri clienti possono acquistare i fondi sulla piattaforma con commissioni minime e possono scegliere tra gli oltre 5 mila fondi disponibili. Da parte nostra offriamo la movimentazione della liquidità e lo zainetto fiscale. Il tutto infatti avviene tramite i nostri conti e inoltre il vantaggio sta nel fatto che le eventuali minusvalenze vengono rese disponibili e quindi compensabili con altre plusvalenze”.

Operate con consulenti indipendenti?
“Assolutamente sì, diamo assistenza attualmente a 43 consulenti finanziari autonomi: il motivo per cui si rivolgono a noi è la garanzia che operiamo in assoluta assenza di conflitti d’interesse dal momento che non è nostro interesse spingere per un prodotto piuttosto che un altro. Il fatto di non avere una rete di promotori finanziari è un’ulteriore garanzia di non interferenza reciproca. Rappresentiamo quindi il broker ideale per questo tipo di professionista”.

Altre iniziative?
Continuiamo nella nostra strategia di offerta di prodotti anche molto di nicchia per trader e investitori evoluti quali, ad esempio, strumenti quotati (ETF) sulle criptovalute piuttosto che le opzioni americane settimanali. Dal momento che abbiamo interesse a trasmettere il più possibile la cultura finanziaria, cerchiamo sempre metodi alternativi per far avvicinare a questa passione. Per il 2019 abbiamo in programma di affiancare alle diverse attività didattiche tradizionali in corso, un programma basato sulla cinefinanza: utilizzare spezzoni di film famosi che trattano di economia, finanza e trading per spiegare in linguaggio semplice quelli che sono le regole e le dinamiche della finanza. Un esperimento partito online con dei webinar, che sta funzionando bene e poteremo a breve anche sul territorio nazionale attraverso un roadshow che partirà a gennaio.

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