Ma ‘ndo vai se l’iscrizione all’Albo non ce l’hai

Con la delibera n. 20704 del 15 novembre la Consob ha avviato il definitivo avvio dell’Albo Unico dei Consulenti Finanziari che avverrà il prossimo primo dicembre. Senza iscrizione, è importante ribadirlo, non sarà possibile effettuare consulenza in materia di investimenti. Pochi giorni ci separano al debutto “istituzionale” del mondo indipendente. Ne abbiamo voluto parlare con Massimo Scolari (nella foto), presidente di Ascofind, Associazione nazionale delle società di consulenza finanziaria, uno dei due mondi che, insieme ai cosiddetti autonomi, costituirà la frangia fee only del nuovo elenco.

Manca poco alla partenza. Quali sono le vostre considerazioni?
Siamo molto contenti. Dopo una lunga attesa, finalmente anche i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria potranno continuare ad operare in piena legittimità e nel rispetto della normativa vigente. E’ un obiettivo che abbiamo perseguito per molti anni e per il quale abbiamo sempre assicurato la nostra collaborazione alle Autorità di Vigilanza. E’ un punto di arrivo, ma preferirei giudicarlo un punto di partenza per tutti i soggetti che verranno iscritti e che inizieranno o continueranno a svolgere la consulenza indipendente.

I primi iscritti alle nuove sezione dell’Albo saranno i consulenti autonomi e le società di consulenza finanziaria che erano già operativi e che hanno presentato per tempo all’OCF l’istanza di preiscrizione. Qual è la situazione dei vostri associati?
Nella fase di preiscrizione, dedicata ai soggetti che erano in attività in epoca precedente il 31 ottobre 2007, abbiamo fornito un supporto alle società di consulenza associate che, con molto impegno profuso, sono state in grado di presentare la domanda all’OCF nei mesi estivi. Successivamente l’OCF ha inviato richieste di precisazioni e di approfondimenti alle quali sono state fornite risposte adeguate. Per le società di consulenza della nostra Associazione, salvo qualche eccezione in via di perfezionamento, le istruttorie si sono completate per tempo, grazie anche all’ottimo lavoro svolto dagli uffici dell’OCF. Ci auguriamo quindi che, alla prima data utile, l’OCF formalizzi l’iscrizione all’Albo delle società di consulenza le cui istruttorie si sono completate positivamente.

L’avvio dell’Albo Unico dei Consulenti Finanziari assume un particolare rilievo per tutti coloro che svolgono l’attività di consulenza. Quali sono i principali impatti che prevedete?
Dal primo dicembre l’attività di consulenza in materia di investimento potrà essere svolta solo dai soggetti iscritti all’Albo. Ciò implica che vi potrebbero essere consulenti o società che, pur avendo presentato la domanda di iscrizione, non avranno ancora ottenuto dall’OCF l’esito positivo e dovranno sospendere l’attività in attesa dell’effettiva iscrizione all’Albo.

Quindi l’iscrizione all’Albo è da ritenersi obbligatoria?
Assolutamente sì per i soggetti che intendono esercitare l’attività di consulenza in materia di investimenti. In caso contrario si commette una violazione grave che consiste nell’esercizio abusivo di servizi e attività di investimento.

Anche per i soggetti che svolgono la consulenza generica “non personalizzata”?
Su questo tema c’è molta confusione. La normativa Mifid2 ha chiaramente indicato che la consulenza può essere definita “non personalizzata” solo nel caso di raccomandazioni di investimento fornite al pubblico, come ad esempio quelle pubblicate su un giornale, dove non vi è alcuna interazione con il singolo investitore. Al di là di questa ipotesi, le raccomandazioni di investimento, fornite ad una persona nella sua qualità di investitore, sono da ritenersi personalizzate e quindi all’interno del perimetro dell’attività riservata. Mi sentirei quindi di suggerire la massima prudenza nel definire la propria consulenza come “generica” e quindi non soggetta alle regole di condotta e alla vigilanza dell’OCF.

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