Credit Suisse, altri 30 milioni in Italia

Importante aumento di capitale per la controllata italiana del Credit Suisse, al fine di sviluppare il business previsto nel piano triennale e aumentare la redditività della banca. Qualche giorno fa, infatti, a Milano, Stefano Preda presidente del Credit Suisse Italy, di cui Stefano Vecchi è amministratore delegato, ha guidato l’assemblea straordinaria che ha deliberato una ricapitalizzazione da 139,5 a 170 milioni di euro “allo scopo – si legge nel verbale assembleare – di aumentare le possibilità di esposizione verso la clientela rispetto a quanto previsto nell’attuale piano strategico 2018/2020”. L’aumento di capitale di 30,4 milioni, preventivamente autorizzato dalla Banca d’Italia, è stato contestualmente e interamente sottoscritto dalla controllante Credit Suisse AG.

La possibilità di erogare più credito, limitata alle forme di prestiti Lombard e prestiti ipotecari, ha lo scopo di sviluppare il core business del private banking e prevede da qui al 2020 un’esposizione complessiva di 2,3 miliardi. Ciò avrà benefici anche sul conto economico perché nella relazione che accompagna la ricapitalizzazione, Preda spiega che gli utili netti nel 2020 saliranno dai 16,5 milioni previsti dall’attuale piano industriale a 18,5 milioni. Nel 2017 Credit Suisse Italy, terzo operatore estero di private banking in Italia, gestiva masse per oltre 26 miliardi.

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