Terremoto in Azimut, lascia Albarelli

Come un fulmine a ciel sereno è arrivata sul mercato la notizia del giro di vite al vertice di Azimut Holding con la conclusione del rapporto di lavoro con l’ad Sergio Albarelli (nella foto). “Il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding S.p.A.”, recita infatti la nota del gruppo “informa che il Dott. Sergio Albarelli in data odierna ha risolto il rapporto di lavoro con effetto al 25 gennaio 2019 e i rapporti di amministrazione intercorrenti con il Gruppo Azimut, per scelta personale e in pieno accordo con gli organi sociali. Il Consiglio di Amministrazione ringrazia il Dott. Albarelli per la collaborazione prestata e gli formula i migliori auguri per il suo futuro personale e professionale”. A seguito delle dimissioni, il cda ha nominato per cooptazione Gabriele Blei, conferendogli la carica di amministratore. Fino alla nomina del nuovo amministratore delegato prevista con l’assemblea degli azionisti di aprile 2019, la società conferma e ulteriormente rafforza le deleghe già attribuite ai componenti del consiglio di amministrazione per consentire la gestione ordinaria e straordinaria del gruppo.

Per Albarellli in arrivo una robusta buonauscita. “In conformità a quanto richiesto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati di Borsa Italiana, si informa che Sergio Albarelli detiene 99.835 azioni Azimut Holding”, continua la nota. “Inoltre, ai sensi dell’accordo e in linea con la politica di remunerazione attuale, la Società corrisponderà a Sergio Albarelli oltre all’erogazione di quanto già maturato a titolo di retribuzione, emolumenti fissi, ratei e competenze di fine rapporto, (i) con riferimento alla risoluzione consensuale del suo rapporto di lavoro dirigenziale con Azimut Holding S.p.A., la complessiva somma di Euro 700.000 lordi, subordinatamente al soddisfacimento di determinate condizioni; e (ii) con riferimento alla risoluzione consensuale dei rapporti di Amministratore la complessiva somma di Euro 233.000 lordi, subordinatamente al soddisfacimento di determinate condizioni. E’ previsto, altresì, un accordo di non concorrenza.

Sergio Albarelli ha voluto ricordare personalmente il suo apporto. «Il percorso svolto in Azimut è stato un percorso di successo che ha visto nascere oltre 60 progetti di ammodernamento dei processi interni e di introduzione di nuovi. Un articolato lavoro, che doterà il Gruppo a luglio 2019 di uno dei più avanzati sistemi informatici in grado di garantire un servizio ancora più efficiente sia verso la clientela che verso la rete distributiva. Dall’ottobre 2016 ad oggi le masse gestite ed amministrate dal Gruppo Azimut sono passate da 42 a 52 mld con oltre 11mld di raccolta netta di cui 7 all’estero. La forte presenza internazionale è frutto di un processo strutturato ed è l’esempio più significativo della validità di un progetto di crescita, non solo domestico, avviato diversi anni fa che ha registrato traguardi importanti e vede oggi un quarto del business di Gruppo al di fuori dell’Italia». Sergio Albarelli ha concluso ringraziando il presidente Pietro Giuliani «per l’opportunità che mi è stata offerta e tutto il team manageriale che ha contribuito quotidianamente a costruire ed impostare le solide basi per il futuro di Azimut»

 

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