Enasarco, passa (a fatica) il budget 2019

Sospiro di sollievo per il presidente Gianroberto Costa (nella foto). Il bilancio previsionale 2019 di Enasarco è stato approvatodalla assemblea dei delegati con una maggioranza netta nel caso delle società mandanti (16 a 4) e più sfumata nel caso degli agenti e dei rappresentanti (21 a 16). Un risultato finale che fa respirare la gestione Costa ma non la rende indenne da altri esami che potrebbero minarne la maggioranza che la sostiene. Primo tra tutti l’approvazione del bilancio consuntivo 2018 tra il prossimo marzo e aprile. Con la premessa che le indiscrezioni filtrate dall’assemblea parlano di dichiarazioni di voto dagli accenti critici anche interni alla maggioranza legata a Costa (con l’eccezione di Confcommercio), nel dettaglio il voto delle case mandanti (20 delegati totali) ha visto votare compattamente a favore del budget previsionale sia Confcommercio, Confindustria che Confcooperative, con Confesercenti invece contraria. L’analisi del voto dei 40 delegati per gli agenti e i rappresentanti ha evidenziato un appoggio a sorpresa per il presidente in carica del presidente uscente Brunetto Boco, che ha portato tre voti alla fine decisivi all’ex grande avversario. L’analisi dei 21 voti a favore rimarca il contributo di Usarci e Fenarc(5 delegati ciascuna), Cisl e Ugl (4 ciascuno) e appunto 3 Uil.

I consulenti finanziari hanno votato contro il bilancio previsionale, sia quelli in quota Anasf sia quelli di Ugl, in un fronte avverso che ha compreso i delegati di Federagenti e Fiert.  Tre gli astenuti, tra cui un delegato Uil, uno Ugl e uno della Cgil.

Per Costa, come si diceva, gli esami non finiscono mai e se vuole passare indenne lo scoglio del budget consuntivo 2018 dovrà lavorare per compattare ulteriormente la sua maggioranza.

 

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