An Advisory Carol: il consulente del Natale passato, presente e futuro

L’anno sta per finire e a Natale è sempre tempo di bilanci. Noi di Bluerating ne vogliamo approfittare cercando un po’ di confrontarci con i nostri lettore per capire come hanno vissuto quest’anno nel mondo dell’advisory, rapportandolo magari a quelli passati e presentando gli auspici per quello futuro. Scriveteci nei commenti qualcosa che rappresenti il vostro augurio per il prossimo anno della consulenza, intanto noi, riprendendo lo spirito dickensiano di Canto di Natale, vi raccontiamo come abbiamo visto il consulente del passato, quello del presente (2018) e come vorremmo vedere quello del futuro (2019).

Il consulente del passato
Possiamo dirlo: la consulenza vecchio stampo è morta, sempre che si sia trattato di consulenza. Avete presente il vecchio luogo comune del promotore finanziario pronto a venderti laqualunque?
I mercati sono complessi, i porti sicuri del rendimento non esistono più e “fare soldi” con questa professione non è più facile come quando il settore lo facevano pochissimi nomi. Qualcuno ne sente la mancanza? Lasciamo a voi dirlo…ma oggi la consulenza è ben altro…

Il consulente del presente
Il 2018 è stato un anno per certi versi storico. Se a livello europeo il ruolo dominante l’ha avuto il recepimento della Mifid 2, il nostro Paese ha visto l’avvio dell’operatività del nuovo Albo Unico dei consulenti finanziari, istituzione che ha aperto le porte al riconoscimento formale del mondo fee only.
La volatilità ha impattato sulla fiducia dei risparmiatori, influenzando negativamente la raccolta complessiva dopo un 2017 da record, ma è altrettando vero che le reti hanno saputo resistere garantendo comunque afflussi ampiamente positivi. Insomma, siamo all’interno di uno scenario complesso, ma i professionisti della consulenza si sono comunque mostrati un riferimento imprescindibile per i risparmi italiani.

Il consulente del futuro
Il processo di evoluzione della professione è ormai cosa nota: la preparazione e la capacita di sviluppare una relazione patrimoniale a 360 gradi con il cliente sarà essenziale per sopravvivere. Un mercato sempre più competitivo, con trasparenza nei costi enfatizzata da Mifid 2 e margini conseguentemente ridotti per gli operatori del settore. C’è chi lamenta che ci saranno meno soldi per tutti, che sopravviveranno solo i grandi portafoglisti; è probabile che vedremo processi di razionalizzazione, ma forse chi rimarrà, è questo il nostro augurio, lo farà con un riconoscimento maggiore da parte del mercato. Sia in termini di reputazione che di afflussi…

Buon Natale!

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