Il decreto per il salvataggio di Carige continua a scatenare polemiche. Da una parte, infatti, c’è il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che auspica una soluzione da perseguire tramite il mercato. Ma membri di primo piano del suo stesso governo, come il vicepremier, Luigi Di Maio, hanno parlato apertamente di nazionalizzazione della banca. E lo stesso ha fatto il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti. Opposta, invece, la visione dell’ex presidente e ora commissario Pietro Modiano, per il quale la nazionalizzazione è un’eventualità solo teorica. Peraltro, per portare una banca sotto il controllo dello Stato, servirebbe ottenere l’autorizzazione della Bce e della Commissione europea, da chiedere accompagnata da una piano di ristrutturazione convincente. Non è scontato, inoltre, che l’Europa ritenga Carige una banca sistemica, cosa che già non fece con le banche Venete. Se non lo facesse, l’ipotesi nazionalizzazione sarebbe resa impossibile dalle regole europee.