Enasarco, bufera sulle dimissioni del CFO

Dopo un anno dalla nomina si dimette a sorpresa Robert Rausch, direttore finanziario di Enasarco, l’ente nazionale, presieduto da Gianroberto Costa, di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio.

Le dimissioni accendono le polemiche da parte dei consiglieri Enasarco Nino Marcianò (Fiarc), Luca Gaburro e Davide Ricci (Federagenti), Gianni Triolo (Confesercenti) e Alfonsino Mei (Anasf). “Apprendiamo con preoccupazione – dicono in una nota – delle improvvise dimissioni del chief financial officer di Enasarco, Rausch. Dimissioni di cui noi siamo venuti a conoscenza da terzi, pur essendo membri del consiglio di amministrazione della fondazione. Il silenzio del presidente di Enasarco Costa, che evidentemente non ha sentito la necessità di informare il cda dell’accaduto, è un fatto grave”. “I membri del consiglio di amministrazione della fondazione – prosegue la nota – hanno il diritto di essere informati. Per questo restiamo in attesa di sapere le motivazioni per cui Rausch, entrato in carica solo a gennaio del 2018, ha deciso di lasciare Enasarco dopo poco più di un anno di servizio. Ci chiediamo cosa sia accaduto: problemi privati? Differenza di vedute con la dirigenza, visto il cambio di passo di Enasarco sull’asset allocation? E’ necessario che il presidente fornisca spiegazioni: per questo chiediamo con forza e massima urgenza la convocazione del cda per un’approfondita disamina delle dimissioni di un dirigente chiave di una delle aree più sensibili dell’ente”.

Rausch era stato nominato nel dicembre 2017 dopo una ricerca durata quasi un anno e condotta dall’head hunter Spencer Stuart, subentrando a Roberto La Monica, licenziato la scorsa primavera per aver indetto una gara per assegnare la gestione di un fondo immobiliare Enasarco senza aver informato nessuno. Rausch è stato dal 2010 al 2015 ad di Duemme International Luxembourg e managing director di Banca Esperia, dove aveva la carica di responsabile direzione investment solution. Prima di lavorare per la private bank di Mediobanca e Mediolanum (poi incorporata nella stessa Mediobanca), aveva operato per quasi vent’anni in Ubs, tra Zurigo e Londra, ricoprendo varie posizioni manageriali, come global head equity research e, più recentemente, come global head Uhnw Solutions.

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