Contributi Ocf, malumore tra gli indipendenti

Dopo la pubblicazione dei dettagli e delle modalità di pagamento del contributo quota annuale Albo e contributo di iscrizione all’Albo, è tempo di commenti. E il mondo fee only, possiamo dirlo, vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Non c’è alcun motivo perché un autonomo debba pagare di più di un consulente abilitato. Se le Scf pagano il loro contributo per la vigilanza i consulenti che operano per le scf dovrebbero essere esentati. Lo Statuto Ocf prevede che le nostre associazioni debbano essere preventivamente consultate. E ciò non è avvenuto”. E’ questo il pensiero del presidente di Ascofind, associazione nazionale delle scf, Massimo Scolari, raccolto in esclusiva per Bluerating.com

Anche Nafop, associazione nazionale dei consulenti autonomi, nelle parole di Luca Mainò esprime la propria visione sulla vicenda alla redazione di Bluerating.com: “Certamente parliamo di importi significativi che ritengo, nel tempo, possano essere ridimensionati. Consulenti indipendenti e Scf sono oggi impegnati su molti fronti non ultimi quelli della compliance, che impongono investimenti in tempo e risorse ma che ripagheranno gli operatori Feeonly rendendoli riconoscibili e individuabili sul mercato. Al nostro mondo che, ricordo a tutti, svolge un’attività fino ad oggi vietata, sono stati richiesti molti adempimenti a cui stiamo dando seguito con molto impegno. Il contributo da versare all’organismo è importante, mi auguro che con l’ingresso nell’Ocf di Nafop e Ascofind si possa avviare un’utile collaborazione con i soci fondatori anche su queste tematiche, che toccano tutti gli iscritti delle sue nuove sezioni”.

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