“L’asset migliore di Fideuram? La nostra rete di 6 mila banker”. A dirlo è Paolo Molesini, amministratore delegato di Fideuram Ispb, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore. Un capitale di competenza che ha permesso al Gruppo, nonostante la crisi dei mercati, di mantenere gli utili stabili e una raccolta netta di 10 miliardi di euro. “Il modello della rete si è rivelato vincente per la maggiore vicinanza al cliente rispetto alle reti bancarie”, ha sottolineato Molesini, “il nostro è un mercato della fiducia, non della finanza e avere un contatto diretto con cliente permette di aiutarlo a non sbagliare”.
Fideuram Ispb: il ruolo della rete di consulenza finanziaria
Per il capo di Fideuram Ispb il ruolo della rete è stato importante durante la seconda parte del 2018, quando l’emotività ha amplificato l’ondata di vendite per restare liquidi. “In dicembre alcuni clienti si sono preoccupati”, racconta Molesini a Il Sole, “lasciando prevalere la componente emozionale sulla razionalità e trascurando, talvolta, i consigli dei private baneker”. Questo, secondo il dirigente, ha impedito di sfruttare il maxi rimbalzo di gennaio.