Arabia Saudita nella black list Ue contro il riciclaggio, le conseguenze per le banche

La Commissione europea ha aggiunto sette paesi, tra cui l’Arabia Saudita, Panama e la Nigeria alla lista nera delle nazioni che rappresentano una minaccia a causa degli scarsi controlli sul finanziamento del terrorismo e sul riciclaggio di denaro.

I nuovi paesi presi di mira dalla Commissione mercoledì si aggiungono a 16 già presenti nella black list, portando il totale a 23.

La commissione europea ha dichiarato nel comunicato stampa ufficiale di aver aggiunto giurisdizioni con “carenze strategiche nell’attività di antiriciclaggio e di finanziamento contro il terrorismo”.

Black list Ue contro il riciclaggio: soldi sporchi, la linfa vitale della criminalità organizzata

Così ha commentato Vera Jourova, commissaria europea alla giustizia:

“Abbiamo stabilito i più elevati standard antiriciclaggio del mondo, ma dobbiamo assicurarci che il denaro sporco proveniente da altri paesi non trovi la strada per il nostro sistema finanziario. I soldi sporchi sono la linfa vitale della criminalità organizzata e del terrorismo. Invito i paesi elencati a rimediare rapidamente alle loro carenze. La Commissione è pronta a lavorare a stretto contatto con loro per affrontare tali questioni nel nostro reciproco interesse.”

Riciclaggio: si amplia la black list europea, le conseguenze per le banche

La mossa è parte di una repressione contro il riciclaggio di denaro sporco dopo che diversi scandali hanno colpito le banche dell’Unione Europea negli ultimi mesi, ma ha suscitato critiche da parte di diversi Stati dell’Ue preoccupati per le loro relazioni economiche con gli stati elencati, in particolare l’Arabia Saudita.

L’inclusione nella black list contro il riciclaggio non comporta sanzioni, ma obbliga le banche europee ad applicare controlli più severi sulle transazioni con i clienti e le istituzioni di quei paesi.

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