Consulenti, terremoto all’Ocf

Il passaggio dall’1 dicembre 2018 dalla Consob all’Organismo per la Tenuta e a Vigilanza dell’Albo dei Consulenti Finanziari (OCF) delle funzioni di vigilanza e tenuta dell’albo dei consulenti finanziari, istituito nel 2007, determina ora alcuni importanti cambiamenti di governance dell’organismo partecipato da Abi, Anasf, Ascofind, Assoreti e Nafop e presieduto da Carla Rabitti Bedogni (nella foto).

“A seguito dell’avvio della piena operatività – si legge in una nota diffusa stasera – OCF ha avviato un processo di riorganizzazione interna finalizzato ad efficientare e razionalizzare la propria struttura per l’esercizio dei nuovi compiti. Nell’ambito di tale processo è prevista, tra l’altro, l’unificazione della figura del segretario generale e del direttore generale. Il comitato direttivo, al riguardo, ha deliberato il conferimento dell’incarico ad interim di direttore generale al segretario generale, Alessandro Paralupi”.

Giuseppe Capobianco, che ha prestato il proprio servizio in OCF per oltre un decennio in qualità di direttore generale e ne ha guidato lo sviluppo, “potrà continuare – conclude la nota – a prestare la sua collaborazione all’Organismo in qualità di consulente esterno”. Il bilancio previsionale 2019 di OCF vede proventi complessivamente pari ad oltre 11,5 milioni derivanti principalmente dai contributi previsti per 185 euro procapite dovuta dai 54mila 900 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede per un importo complessivo di oltre 10,1 milioni; a fronte di oneri di funzionamento stimati per complessivi 10.9 milioni con un incremento rispetto al 2018 di circa 3 milioni.

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