Risparmio gestito, in arrivo altri 250 miliardi nel prossimo triennio

Il 2019 si presenta indiscutibilmente in salita per il mondo del risparmio gestito.

L’introduzione del Mifid 2 con sfide annesse, le difficoltà che hanno bloccato i Piani individuali di Risparmio e decisamente l’incertezza sui mercati rappresentano delle ardue prove per questo settore.

Tuttavia, nonostante le evidenti criticità, rimangono favorevoli alcuni elementi di base che hanno permesso l’incremento del risparmio gestito negli ultimi cinque anni.

A rivelarlo un’indagine condotta da Prometeia-Ipsos per Wealth Insights e diffusa dal Sole24Ore, che segnala una crescita in Italia dello stock di prodotti gestiti e assicurativi pari a 250 miliardi di euro nel prossimo triennio, fino a raggiungere la quota complessiva di 1.750 miliardi.

Risparmio gestito: secondo Prometeia in arrivo altri 250 miliardi di euro

“La miglior tenuta sul mercato” sottolinea Vincenza Di Lorenzo, senior specialist di Prometeia, “è legata in primo luogo al crescente ruolo esercitato dalle reti di consulenti, ma anche ai cambiamenti nella politica di offerta delle banche che, spostando sempre più l’attenzione dall’attività creditizia ai servizi di intermediazione e gestione del risparmio, hanno rafforzato i servizi di consulenza”.

Tale scenario cautamente positivo potrebbe risollevare un po’ gli animi  dei protagonisti del risparmio gestito italiano. Nonostante sia necessario considerare tale ottimismo in modo moderato, dal campione analizzato da Prometeia risulta un panorama piuttosto variegato, dove ad esempio si nota come i margini unitari delle reti di consulenza siano mediamente più elevati di circa 30 punti rispetto a quelli delle banche, anche se quest’ultime sembrano avere la possibilità di lavorare alla ristrutturazione dei portafogli e sulla modifica dell’asset mix.

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