Consulenti: pianificazione successoria a regola d’arte

Il tema della pianificazione successoria è sempre più seguito dai consulenti finanziari, in virtù della crescente richiesta da parte del mercato di una preparazione a 360 gradi del professionista. A tal proposito vi presentiamo un prezioso e utile approfondimento a cura di Fabrizio Taccuso, dello Studio Andreoli & Taccuso, tratto dal blog Consulenza Vincente, che spiega come utilizzare gli strumenti di pianificazione successoria nel corso del tempo. Buona lettura.

Gli strumenti di pianificazione successoria servono a trasferire il patrimonio secondo i propri desideri, nel modo fiscalmente più efficiente possibile e prevenendo problemi futuri.

In Italia tra le dieci cause più lunghe ci sono le cause successorie. Si pensi che nel nostro Paese mediamente sono necessari sette anni per una sentenza di primo grado. Fratelli cresciuti insieme, di fronte a problemi successori, anche per mere questioni di principio, sono pronti a farsi delle guerre legali. Evidentemente ciò va a scapito del patrimonio ereditato. Si pensi al danno che si può creare quando il bene ereditato sia un’azienda. I contrasti tra eredi possono azzerarne il valore prima che si arrivi ad una sentenza.

E’ quindi di fondamentale importanza cercare di prevenire queste spiacevoli situazioni. La pianificazione successoria e i relativi strumenti rappresentano una possibile soluzione, almeno per “ammorbidire” il problema.

Prima di affrontare questo importante passaggio è fondamentale effettuare un vero e proprio check up patrimoniale.

Con l’aiuto di un professionista esperto, il patrimonialista, occorre analizzare:

  • la propria situazione familiare (la presenza di un coniuge, anche separato, figli di primo o secondo letto, nipoti, ascendenti);
  • la composizione del patrimonio personale e/o familiare che si intende tutelare (immobili, autoveicoli, liquidità, attività finanziarie, dossier titoli, polizze, quote societarie, aziende, macchinari)
  • eventuali cointestazioni con altri soggetti;
  • sono stati posti in essere in passato atti di disposizione patrimoniale a titolo gratuito? (es.donazioni a favore del coniuge o dei discendenti)
  • la presenza di soggetti disabili;
  • criticità che potrebbero incidere sull’operazione (es. esistenza di debiti pendenti con creditori pubblici o privati, cause in corso che potrebbero determinare una responsabilità patrimoniale del cliente)
  • le aspettative ed intenzioni del disponente.

Solo successivamente si decide quale sia la soluzione miglioreOgni situazione deve quindi essere valutata nella sua specificità. Ad esempio un patrimonio costituito principalmente da beni immobili richiede un’attenzione diversa rispetto ad un altro in cui la liquidità costituisce la parte preponderante.

Strumenti di pianificazione successoria.

Il testamento costituisce lo strumento più conosciuto per destinare coscienziosamente in vita le nostre volontà.

Le formule utilizzate di testamento sono:

  • olografo;
  • pubblico;
  • segreto;
  • speciale

La divisione testamentaria costituisce solo una possibile soluzione, in quanto ha dei limiti intrinseci. Trasmettere l’intero patrimonio con il testamento vuol dire attenersi alle regole legali relative alla ripartizione delle quote. In pratica ci si sottoporrà alle varie tipologie di imposte (ipocatastali, di registro, di successione o patrimoniale) in vigore al momento della morte. Nel caso di patrimoni di notevoli dimensione le imposte potrebbero essere molto onerose.

Inoltre il testamento può essere impugnato e può scatenare liti tra gli eredi, danneggiando il patrimonio. Per questo motivo, per evitare problemi futuri, è decisamente più consigliabile effettuare una pianificazione utilizzando strumenti che anticipano il trasferimento del patrimonio quando il proprietario è ancora in vita.

I principali strumenti di pianificazione successoria e protezione patrimoniale sono:

  • le donazioni;
  • le polizze vita;
  • il fondo patrimoniale
  • le fiduciarie;
  • i patti di famiglia;
  • le holding;
  • i trust

La donazione è il contratto con il quale un soggetto (detto “donante”) trasferisce un proprio diritto (ad esempio la proprietà di un immobile o di una somma di denaro) ad un altro soggetto (detto “donatario”).

Oppure assume verso quest’ultimo un’obbligazione (ad esempio l’obbligo di corrispondergli una rendita vitalizia) per spirito di liberalitàsenza ricevere una controprestazione. La donazione richiede sempre un atto pubblico sottoscritto davanti ad un notaio, sia per beni mobili che per beni immobili e sempre alla presenza di almeno 2 testimoni. La donazione è molto utile per regolare  anticipatamente  la propria successione pianificando una equa distribuzione dei beni. Inoltre, “donando” un bene ci si alleggerisce del futuro carico fiscale.

Le polizze vita sono uno strumento molto efficace e versatile per gestire una corretta pianificazione successoria.

Consentono di poter designare uno o più beneficiari anche al di fuori dell’asse ereditario (sempre nel rispetto delle quote di legittima). Costituiscono uno strumento di tutela e segregazione patrimoniale ed entro alcuni limiti sono anche  impignorabili e insequestrabili. E’ possibile designare uno o più beneficiari anche al di fuori dell’asse ereditario (sempre nel rispetto delle quote di legittima). Hanno un grande vantaggio fiscale, quello di essere esenti da imposte di successione. Le più utilizzate inerenti quest’ultimo punto sono:

  • le polizze TCM (Temporanea caso Morte);
  • le polizze Unit Linked

Il fondo patrimoniale è un istituto giuridico che consente di destinare un patrimonio (che può essere costituito da denaro, da beni mobili o immobili), al soddisfacimento dei bisogni della famiglia.

Attraverso questo istituto la proprietà dei beni resta dei coniugi i quali però non potranno disporne per scopi estranei agli interessi della famiglia. I coniugi singolarmente o insieme possono ricorrere al fondo patrimoniale, attraverso un atto notarile, per vincolare così determinati beni ai bisogni della famiglia. Possono far parte del fondo patrimoniale i beni immobili, i beni mobili registrati, le universalità di mobili, i titoli di credito. Il fondo patrimoniale può essere costituito non solo all’atto del matrimonio ma anche successivamente.

l Patto di famiglia consiste nella possibilità per un imprenditore di gestire il passaggio generazionale della propria impresa trasferendo ad uno o più discendenti l’azienda o le quote di partecipazione al capitale della “società di famiglia”, senza che vi possano essere contestazioni in sede di eredità.

E’ stato introdotto nel nostro ordinamento nel 2006. Nel nostro Paese è infatti piuttosto diffusa la presenza di imprese a carattere “familiare”. Pur incidendo notevolmente sulla sostanza della successione testamentaria dell’imprenditore, il patto di famiglia è un contratto tipicamente tra viviche comporta il trasferimento immediato dell’impresa di famiglia, in modo da garantirne la continuità.

Il Trust è un istituto giuridico che consente che i beni di un soggetto, detto disponente, vengano messi in un patrimonio separato (il trust, appunto) sotto il controllo e la gestione di un altro soggetto, il trustee, nell’interesse dei beneficiari.

E’ adatto sia nel caso di pianificazione successoria di patrimoni immobiliari sia nel passaggio generazionale di aziende e offre diversi vantaggi, tra cui la segregazione del patrimonio, che così non può essere aggredito dai creditori. Se l’azienda viene messa in un trust, in caso di morte del disponente è possibile tutelare la società da eredi che possono non essere momentaneamente pronti a gestirla. Il trustee, a determinate condizioni, amministra la società finché gli eredi non sono pronti ad assumerne il controllo.

Con questo articolo ho voluto fornire una breve sintesi degli strumenti di pianificazione successoria. Necessariamente ciò che ho riportato deve approfondito in base ai casi che si presentano di volta in volta. Spesso la soluzione migliore è creare un giusto mix tra i vari strumenti a disposizione. La pianificazione successoria è un momento estremamente importante che richiede tempo, energie e dedizione, e può implicare decisioni sofferte. È un’operazione che chiama fortemente in causa i sentimenti perché ha a che fare con le persone che ti stanno a cuore e con ciò che desideri per il loro futuro.

Il beneficio più grande di una corretta pianificazione successoria consisterà nella pace mentale derivante dalla consapevolezza di avere preso tutte le disposizioni necessarie per tutelare i vostri cari.

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