Intesa SP: l’utile batte gli analisti e il trimestre sorride

La trimestrale di Intesa Sanpaolo batte gli analisti, seppure di poco. Se buona parte del consensus prevedeva un utile sotto il miliardo di Euro e più vicino ai 900 milioni, la società guidata dal ceo Carlo Messina ha registrato un utile netto al primo trimestre 2019 pari a 1050 milioni di euro.

I risultati del primo trimestre 2019, come recita il comunicato della società, riflettono la redditività sostenibile del Gruppo, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità e dal modello di business resiliente e ben diversificato che si caratterizza per: – una focalizzazione su Wealth Management & Protection che pone al centro la relazione con il cliente e un’operatività su attività finanziarie che offre un natural hedging a copertura dagli impatti della volatilità dei mercati sui ricavi generati dalle commissioni; – una flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi; – un’efficace gestione proattiva del credito senza oneri straordinari per gli azionisti.

I risultati del primo trimestre 2019 sono pienamente in linea con gli obiettivi e confermano il supporto del Gruppo all’Italia anche con l’impegno a diventare un punto di riferimento in termini di responsabilità sociale e culturale:
● utile netto pari a 1.050 milioni di euro, rispetto a 1.038 milioni nel quarto trimestre 2018 e a 1.252 milioni del primo trimestre 2018;
● redditività in crescita rispetto al quarto trimestre 2018: – risultato corrente lordo +30,8%; – risultato della gestione operativa +33,5%; – proventi operativi netti +4,6%;
● costi operativi in diminuzione del 13,9% rispetto al quarto trimestre 2018 e del 4,5% rispetto al primo trimestre 2018;
● elevata efficienza, con un cost/income al 50,2%, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee;
● rettifiche di valore nette su crediti in calo del 47,1% rispetto al quarto trimestre 2018 e del 23,6% rispetto al primo trimestre 2018;
● costo del rischio del primo trimestre 2019 annualizzato sceso a 37 centesimi di punto, rispetto ai 61 dell’intero 2018; ● miglioramento della qualità del credito, soprattutto a seguito dell’efficacia della gestione proattiva del credito senza oneri straordinari per gli azionisti: – riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa un miliardo di euro nel primo trimestre 2019, di circa 30 miliardi dal settembre 2015 (di circa 19 miliardi escludendo la cessione dei crediti in sofferenza a Intrum perfezionata nel quarto trimestre del 2018) e di circa 17 miliardi dal dicembre 2017 (di circa 6 miliardi escludendo l’operazione Intrum) realizzando nei primi 15 mesi del Piano di Impresa 2018-2021 già il 64% dell’obiettivo di riduzione previsto per l’intero quadriennio; – lo stock di crediti deteriorati scende a marzo 2019, rispetto a dicembre 2018, del 2,6% al lordo delle rettifiche di valore e dell’ 1,8% al netto; – l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a marzo 2019 è pari all’ 8,5% al lordo delle rettifiche di valore e al 4,1% al netto;
● elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati: – livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 54,1% a fine marzo 2019, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 66,2%; – robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari a circa lo 0,5% a fine marzo 2019; ● patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 31 marzo 2019, tenendo conto di 840 milioni di euro di dividendi maturati nel trimestre, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 13,5% (7) (8), livello top tra le maggiori banche europee, e il Common Equity Tier 1 ratio secondo i criteri transitori in vigore per il 2019 al 13,1% (8) (9), rispetto a un requisito SREP da rispettare nel 2019 – comprensivo di Capital Conservation Buffer, OSII Buffer e Countercyclical Capital Buffer (10) – pari rispettivamente al 9,34% e all’ 8,96%. Nello scenario avverso dello stress test EBA/BCE 2018, al 2020 il Common Equity Tier1 ratio – calcolato sulla base dei dati di bilancio al 31 dicembre 2017, tenendo conto dell’impatto della prima applicazione del principio contabile IFRS 9 – è risultato pari al 9,7%; sarebbe risultato 10,3% considerando l’aumento di capitale eseguito in data 11 luglio 2018 nel contesto del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2021 LECOIP 2.0 e la conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie perfezionata in data 7 agosto 2018, a parità di altre condizioni, e 11,4% calcolato su base pro-forma;
● elevata liquidità e forte capacità di funding: a fine marzo 2019, attività liquide per 194 miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 99 miliardi; rispettati i requisiti di liquidità Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio di Basilea 3. Le operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari mediamente nel primo trimestre del 2019 a 60,5 miliardi di euro (61,9 miliardi mediamente nel 2018), costituite interamente dalle operazioni TLTRO con scadenza quadriennale;
● supporto all’economia reale: circa 12,5 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel primo trimestre 2019, con circa 10,5 miliardi in Italia, di cui circa 9 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 5.000 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo trimestre 2019 e circa 98.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 25.000 e 500.000 posti di lavoro;
● supporto all’economia sociale: Intesa Sanpaolo è il motore dell’economia sociale in Italia, con una distribuzione di dividendi che si è tradotta in erogazioni da parte delle fondazioni sue azioniste pari a oltre la metà di quelle effettuate da tutte le fondazioni bancarie italiane;
● responsabilità sociale e culturale, che a fronte del solido andamento economico patrimoniale si è tradotta in particolare nelle seguenti azioni del Gruppo in Italia nel primo trimestre 2019: – iniziative per la riduzione della povertà infantile e il supporto delle persone bisognose fornendo dal 2018 circa 3,9 milioni di pasti, circa 116.000 posti letto, circa 57.000 medicinali e circa 36.000 capi di abbigliamento; – supporto alle famiglie colpite da terremoti e disastri naturali, con cancellazioni o moratorie per i mutui sugli immobili danneggiati e con finanziamenti agevolati per oltre 28 milioni erogati nel trimestre (oltre 225 milioni dal 2018); – supporto alle famiglie e alle imprese colpite dal crollo del ponte a Genova con un plafond di 4,5 milioni di euro per cancellazione di mutui (0,5 milioni già cancellati) e di 50 milioni per ricostruzione (1,4 milioni già erogati); – avvio del Fondo Impact nel quarto trimestre 2018, per l’erogazione di circa 1,2 miliardi di euro di prestiti alle categorie che avrebbero altrimenti difficoltà ad accedere al credito nonostante il loro potenziale; lanciata la prima linea di credito non garantito dedicata a tutti gli studenti universitari italiani, che studino in Italia o all’estero (Per Merito), con 130.000 euro erogati nel primo mese; – Plafond creditizio Circular Economy di 5 miliardi di euro per il 2018-2021, a supporto dello sviluppo sostenibile: analizzati 102 progetti, di cui 13 già finanziati per circa 300 milioni di euro; – laboratorio per la Circular Economy, dedicato alla clientela imprese, che sta realizzando progetti di Open Innovation; – analizzate circa 400 iniziative di start-up (circa 950 dal 2018) e lanciati progetti di accelerazione con 36 start-up assistite nel trimestre (147 dal 2018) presentandole a selezionati investitori e soggetti operanti nell’ecosistema (circa 1.200 fino ad oggi); – progetto di Intesa Sanpaolo “Giovani e Lavoro” in corso di realizzazione, in partnership con Generation, finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di 5.000 giovani in un triennio; – circa 175.000 visitatori nei musei “Gallerie d’Italia” del Gruppo nel trimestre (500.000 nel 2018) e oltre 33.000 studenti partecipanti alle iniziative culturali gratuite (73.000 nel 2018); la mostra “Romanticismo” (che si è tenuta da ottobre 2018 a marzo 2019) è stata una delle più visitate in Italia con circa 180.000 visitatori (14 importanti mostre nel 2018), 30 opere d’arte in prestito (140 nel 2018) a musei italiani e internazionali e oltre 100 storici dell’arte stabilmente presso le “Gallerie d’Italia”.

A margine di questi dati, Carlo Messina si è così espresso:
Siamo particolarmente soddisfatti del primo trimestre dell’anno: in un contesto più complesso del previsto, Intesa Sanpaolo conferma la capacità di raggiungere risultati importanti, in linea con l’obiettivo di un utile netto superiore a quello del 2018.
L’utile netto dei primi tre mesi dell’anno è pari a 1,2 miliardi di euro, escludendo gli oneri relativi ai contributi versati a supporto del sistema bancario e l’utile netto contabile, che li include, si attesta a 1,05 miliardi di euro; siamo stati in grado di ottenere questo risultato senza ricorrere ad alcuna voce straordinaria.
Confermiamo, allo stesso tempo, un pay out ratio dell’80% e siamo pertanto in linea con l’impegno di premiare i nostri azionisti con un significativo dividendo.
Abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro bilancio grazie alla riduzione di 15 miliardi dello stock dei crediti deteriorati lordi negli ultimi 12 mesi; dal picco del 2015 lo stock è stato ridotto di 29 miliardi. Abbiamo raggiunto questo significativo obiettivo senza alcun costo per i nostri azionisti. Nel trimestre il flusso dei nuovi NPLs si colloca ai minimi storici, grazie alla nostra capacità di gestire in maniera proattiva le nuove erogazioni e grazie alla qualità delle nostre aziende clienti, attualmente molto più solide e profittevoli rispetto a quanto non fossero prima della crisi del 2008.
Il Common Equity Tier 1 ratio, a fine marzo, si colloca al 13,5% e mostra un eccesso di circa 420 punti base rispetto a quanto richiesto dal Regolatore, nonostante l’impatto negativo di circa 30 punti base derivante dalla riduzione del valore dei titoli di stato in portafoglio e di altri 20 punti base derivanti dall’impatto di nuovi criteri contabili e regolamentari.
Nel trimestre il cost/income si colloca al 50,5 % e ci conferma ai vertici delle banche europee per efficienza: è un risultato del quale siamo molto soddisfatti perché lo abbiamo raggiunto portando avanti significativi programmi di investimento nel digitale, nel wealth management e nella formazione.
Intesa Sanpaolo è fattore di accelerazione della crescita dell’economia reale del Paese: nel primo trimestre 2019 in Italia le erogazioni a medio e lungo termine a famiglie e imprese sono state pari a 10,5 miliardi di euro.
Confermiamo la nostra capacità di lavorare a fianco di tutte le aziende in grado di superare condizioni di temporanea difficoltà: nel trimestre abbiamo aiutato circa 5.000 aziende a tornare in bonis. Dal 2014 il numero di queste imprese sale a 100.000: una cifra significativa considerato l’impatto positivo generato sull’occupazione – circa 500.000 posti di lavoro – e sull’indotto.
Per Intesa Sanpaolo il concetto della creazione di valore va interpretato in una chiave ampia: essere una banca tra le più solide e profittevoli in Europa significa essere il motore dell’economia sociale del nostro Paese e promuovere un grande progetto per l’inclusione economica e per la lotta alla povertà. 

A sostegno dei più bisognosi abbiamo avviato rilevanti progetti e partnership per la distribuzione di pasti, posti letto, farmaci e indumenti, effettuando oltre 4.000.000 di interventi nei confronti di chi si trova in difficoltà.
L’impegno a favore della Circular Economy, svolto attraverso il plafond di 5 miliardi di euro di credito, ha trovato manifestazione concreta attraverso l’erogazione di oltre 300 milioni a favore delle prime 13 iniziative da noi sostenute.
Siamo i promotori di significative iniziative culturali diffuse sul territorio nazionale: circa 200.000 visitatori hanno ammirato la mostra “Romanticismo” presso le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo di Milano, una delle esposizioni di maggior successo in Italia.
Abbiamo attivato il Fondo d’Impatto con un prestito senza garanzie rivolto agli oltre 1,6 milioni di studenti universitari in Italia, convinti che l’investimento in educazione sia un elemento chiave per la crescita del Paese. Nel primo mese di attività le erogazioni sono state pari a 130.000 euro.
Convinti che la formazione rivesta un ruolo chiave per la crescita del Paese, abbiamo siglato una partnership con Generation, un progetto ideato per ridurre la disoccupazione giovanile a livello globale, nell’ambito del quale ci impegniamo a formare 5.000 giovani in Italia per accompagnarli verso il mondo del lavoro.
I dividendi distribuiti da Intesa Sanpaolo si sono tradotti in erogazioni da parte delle Fondazioni Bancarie nostre azioniste per un ammontare che supera il 50% delle erogazioni effettuate da tutte le Fondazioni Bancarie italiane.
Siamo stati in grado di raggiungere questi risultati grazie alle nostre persone in Italia e all’estero: voglio ringraziarle per la professionalità e la responsabilità con le quali svolgono il loro lavoro, consentendoci di proseguire nel raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dal nostro Piano d’Impresa.

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