Truffa diamanti, scatta lo sciopero dei dipendenti Bpm

Era stato annunciato da tempo, adesso lo sciopero è una realtà: i dipendenti di Banco Bpm della Toscana e della provincia di La Spezia scenderanno in piazza contro il board dell’istituto il prossimo 20 maggio. La motivazione ha al centro lo scandalo dei diamanti, che ha visto coinvolto l’istituto insieme ad altre banche. I dipendenti che aderiscono allo sciopero “rivendicano la totale buona fede dei lavoratori a cui sono state date delle informazioni del tutto fuorvianti sulle caratteristiche dell’investimento in diamanti” e chiedono che “la banca si faccia carico di tutte le proprie responsabilità, tenendo esenti i clienti da ogni perdita e rimborsando quindi integralmente quanto investito, dietro il ritiro delle pietre o loro certificati”.  La decisione dello sciopero – si legge sul comunicato a firma Fabi, First Cisl, Cgil Fisac, Uilca e Unisin – è arrivata “a fronte del rifiuto aziendale” di procedere nel senso chiesto dai sindacati. Attualmente, infatti, l’istituto sta proponendo ai clienti rimborsi parziali, senza però prevedere il ritiro delle pietre. Il presidente, Carlo Fratta Pasini, aveva parlato di 3 mila transazioni già concluse in questo modo a fine marzo. 

Gli stessi lavoratori parteciperanno anche alla manifestazione che si terrà a Lucca in occasione dello sciopero, con ritrovo in Piazza S. Maria alle 10,30 ed arrivo in Piazza S. Giusto, sede della banca. “Per dimostrare la nostra vicinanza alla clientela”, si legge sul comunicato “alla manifestazione sono invitati a partecipare, tutti i clienti coinvolti e tutte le associazioni dei consumatori, a fianco dei quali vogliamo ribadire con forza la richiesta di rimborso integrale dell’investimento in diamanti. Lo stesso giorno, sciopereranno e scenderanno in piazza anche i lavoratori delle province di Genova, Verona e Venezia“.

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