Azimut: per Giuliani il bello deve arrivare

“Entro fine anno il valore dell’azione può raddoppiare”. Questa è l’opinione espressa da Pietro Giuliani, il presidente di Azimut, durante un’intervista a MF riguardo la performance della sua società in Borsa, risalita del 60% nel 2019. “A chi ha scommesso contro di noi vendendo allo scoperto dico: il rialzo da inizio anno è solo un decimo della mia vendetta”. Probabilmente, è una stoccata anche a Blackrock e Abaco asset management, che nell’ultimo periodo stanno scommettendo sul ribasso del titolo.

Azimut è salita in rampa di lancio, crescendo fino a 18 euro per azione ad aprile dai 9,5 di inizio anno. Poi la discesa fino agli attuali 15 euro: “C’è stata una buona raccolta netta, almeno 1,8 miliardi, gran parte dei quali all’estero, soprattutto nei mercati emergenti dove abbiamo il 30% del nostro business. I numeri ci danno ragione: 92 milioni di utile netto nel primo trimestre sono un buon in inizio“. Ora l’obiettivo di Azimut è agganciare i 300 milioni di utile: “Il 4 luglio di quest’anno compiamo 15 anni di quotazione e di piani industriali ne abbiamo fatti tre”, prosegue Giuliani, “dei primi due abbiamo centrato tutti gli obiettivi, di questo ci manca solo il traguardo dei 300 milioni, ma i numeri che stiamo facendo ci porteranno lì per inerzia”.

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