Conti correnti: gli Italiani sono più parsimoniosi

Sempre più liquidi a disposizione dei cittadini italiani, i quali fanno ricorso sempre di più a internet per le loro operazioni bancarie. E, ancora una volta, sono dalle regioni del Nord del Paese che arrivano le maggiori richieste di apertura dei conti correnti.

La quota di chi ha utilizzato la rete è infatti salita al nuovo record del 68% del totale, in ulteriore aumento dal 66% registrato nel secondo semestre del 2018

Senza contare il confronto che questi dati hanno rispetto alle quote delle operazioni fatte dai risparmiatori solo tramite filiale (in calo al 5,7% dal 6,1% nel secondo semestre del 2018) e con quelle dichi usa a volta lo sportello e a volte la rete (26,3% contro 27,9%).

Nel frattempo il panorama internazionale è tutt’altro che tranquillo, con la guerra dei dazi Usa-Cina, l’incognita Brexit, e l’incertezza sulla situazione economica interna che stanno spingendo gli italiani a essere più parsimoniosi.

Poco mosso anche il quadro dell’analisi per età, che conferma che la maggioranza di richieste di conti correnti sono arrivate dai risparmiatori compresi nella fascia 26-40 anni (al 46,2% dal 46,8%), seguiti da quelli della fascia 41-55 anni (al 30,7% dal 29,4%). Più indietro le richieste arrivate dai giovani di 18-25 anni (al 7,5% dal 10,5%) e dagli oltre 55 anni (al 15,7% dal 13,3%).

Per quanto riguarda l’operatività allo sportello, è aumentata leggermente rispetto alla pigrizia che ha fin qui caratterizzato il comportamento degli italiani. Se si considera come alta operatività un totale di 150 operazioni l’anno, l’indicatore segna 22,1%, che si confronta con il 21,5% registrato nel secondo semestre del 2018. La media operatività (60 operazioni annue) rappresenta sempre la maggioranza dei correntisti con il 56% (53,6% nella seconda parte dello scorso anno). La bassa operatività (20 operazioni l’anno tra versamenti, prelievi e pagamenti) è scesa invece al 22% dal 24,8%.

 

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