Banche, maxi tagli alle filiali

Una sforbiciata da quasi duemila filiali. Praticamente, è come se fosse sparita di colpo una banca di grandi dimensioni. Sul solo mercato italiano, gli sportelli sono diminuiti dai 27.374 di fine 2017, ai 25.374 di dicembre 2018. La flessione è del 7% e sta nei numeri preliminari pubblicati dalla Banca centrale europea (Bce): che rivelano la stessa tendenza, ancor più accentuata, nelle banche del vecchio continente, le quali hanno tagliato il 7,5% delle filiali.

Nelle scorse settimane, la First Cisl aveva denunciato con una nota come nelle prime 5 banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Mps e Ubi) si stia verificando “un’emorragia senza fine“, con “2.850 posti di lavoro e 187 sportelli” persi nei primi tre mesi del 2019. Il sindacato aveva quindi puntato il dito contro il ricorso al taglio di sportelli e personale per rincorrere maggiori utili, passati a 2,7 miliardi di euro contro i 2,3 dello scorso anno. Un fenomeno che, secondo la First Cisl, va “a discapito dell’occupazione e del servizio al territorio”.

Le ricadute occupazionali sono riconosciute anche dai dati della Bce: in Italia, nel periodo preso in esame, i dipendenti sono scesi in media del 2,3% a 1.853.017 unità, mentre in Italia sono scesi a 274.056, in calo del 2,79% rispetto ai 281.928 di un anno fa.

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