Azimut, inizia la svolta sulle fee

Una nuova metodologia di calcolo delle commissioni di performance. E’ una delle novità già anticipate e confermate durante l’Investor Day di Azimut, che si è tenuto martedì a Londra. Il gruppo, infatti, ha già sottoposto all’autorità di vigilanza lussemburghese una nuova metodologia di calcolo delle commissioni variabili sui fondi lussemburghesi, che produrrà una riduzione dei costi variabili per i clienti, in linea con quanto indicato dai principi IOSCO, oltre a modificare il conto economico della società rendendolo meno volatile e collegato alle masse in gestione. Il presidente Pietro Giuliani ha inoltre presentato presentato alla comunità finanziaria il nuovo management team, scelto per affrontare al meglio le grandi trasformazioni che l’industria del risparmio gestito sta attraversando. Infine, il manager e fondatore di Azimut ha ribadito di poter superare i € 300 milioni di utile netto nel 2019, target previsto dall’attuale business plan. “Trecento milioni di euro di utile netto 5 anni fa sembravano sfidanti”, ha detto lo stesso Giuliani,  “oggi sono una base su cui costruire. Azimut, che da sempre, grazie alla sua indipendenza e alla sua capacità di innovazione, è stata first mover nel mercato, oggi si vede rafforzata dalle scelte fatte per diversificare rispetto al maturo mercato italiano: paesi emergenti e investimenti alternativi. Due pilastri del nuovo piano industriale che presto presenteremo al mercato”.

Data la crescente importanza del business all’estero e nei mercati emergenti, dove oggi Azimut detiene quasi il 30% delle masse gestite e dispone di uffici operativi“around the clock” che permettono di operare in loco su tutti i mercati finanziari senza interruzioni di fuso orario, sono stati comunicati in dettaglio i risultati e la marginalità delle masse estere, che nel 2018 hanno raggiunto circa 120 milioni di euro di ricavi (+27% rispetto al 2017) su un totale di gruppo di intorno ai 748 milioni e 35 milioni di Ebitda (margine operativo lordo).

Con uno sguardo al 2024 e in attesa del prossimo piano industriale che sarà presentato al mercato entro i prossimi 12 mesi, il nuovo management team ha illustrato la strategia di crescita nel settore degli investimenti alternativi, sempre più interessanti nel quadro economico-finanziario attuale, con il ruolo della iniziativa Azimut Libera Impresa, focalizzata negli investimenti in imprese non quotate: in base alle previsioni della società, questo settore entro 5 anni peserà non meno del 15% delle masse gestite dal Gruppo Azimut. Il team di Azimut Libera Impresa sta già lavorando a 7 nuovi prodotti e punta a raggiungere il target di 1,5 miliardi di euro di masse entro la fine del 2020.

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