Il governo cerca nuovo ossigeno per Banca Carige, anche se si allontana per ora l’ipotesi di un incentivo al salvataggio.
La maggioranza, riporta MF, sarebbe infatti al lavoro per inserire un emendamento nel dl crescita in modo da prorogare i termini della garanzia del Tesoro sulle emissioni obbligazionarie della banca. Il provvedimento varato a gennaio scadrà infatti il prossimo 30 giugno dopo che la banca ha emesso bond per due dei 3 miliardi previsti. Si tratta ovviamente di una misura volta ad aiutare l’approvvigionamento di liquidità dopo i pesanti deflussi dei mesi scorsi, mettendo così a disposizione tempo prezioso per portare avanti il piano di salvataggio. Il bicchiere però è anche mezzo vuoto perché sparisce per il momento dal dl crescita il provvedimento volto favorire la trasformazione delle Dta in credito d’imposta in caso di aggregazioni bancarie.
“La trattativa con Bruxelles è ancora aperta”, ha spiegato il relatore della Lega Giulio Centemero, chiarendo come sia plausibile che la trasformazione in credito di imposta delle imposte anticipate “non riguardi banche con asset pari a quelli di Carige”. E dire che la misura sarebbe stata un forte incentivo al salvataggio della cassa genovese, sbloccando un tesoretto fino a 700 milioni.