Banca Generali, ora il consulente ha un’arma in più

Un nuovo alleato è entrato prepotentemente a far parte della quotidianità dei professionisti di casa Banca Generali. Come riporta un approfondimento di MF, gni notte i dati dei 260 mila portafogli dei clienti di Banca Generali sono resi anonimi e inviati a un motore di robo advisory creato da Ubs Partner, società ad hoc del gruppo svizzero dedicato alla tecnologia d’advisory, affinché possano essere valutati in base a tre criteri: controllo dei rischi, opportunità di trading e asset allocation. Il banker avrà poi a disposizione i dati elaborati per monitorare la posizione del cliente.

“Questo strumento consente in primo luogo il controllo dei rischi con un presidio costante sui rischi di concentrazione di emittenti e prodotti all’interno delle diverse asset-class e sul rischio sul credito, attraverso un sistema di alert sempre attivo”, racconta Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca Generali.

Il secondo elemento messo a disposizione del private banker è quello di un controllo della qualità di tutti i titoli presenti in portafoglio, in modo che ci sia un aggiornamento su possibili segnali di acquisto e vendita in base a quanto emerso dalle ricerche elaborate da 23 primarie case di investimento globali. A essere monitorati saranno obbligazioni, azioni, fondi ed Etf e, a breve, anche i certificati.

Infine un terzo elemento riguarda l’analisi dell’asset allocation del cliente e le indicazioni per come eventualmente modificarla se non è più linea alle indicazioni fornite dal cliente stesso.

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