Fee only, più della forma conta la sostanza

Il mondo della consulenza a parcella italiano si confronta con l’attualità finanziaria, dove le recenti cronache hanno visto un importante apprezzamento da parte del presidente di Consob Paolo Savona, mentre sullo sfondo c’è attesa per la definizione dei prossimi piani alti di Ocf, organismo che vede al suo interno anche la rappresentanza associativa di autonomi e scf. La redazione di Bluerating.com ha voluto ascoltare proprio una delle voci istituzionali della categoria, cioè Massimo Scolari, presidente di Ascofind, associazione nazionale delle società di consulenza finanziaria. Ecco le sue riflessioni.

Alla riunione della presentazione della Relazione annuale dell’Ocf il Presidente della Consob è intervenuto sul tema della consulenza finanziaria con una particolare enfasi sul ruolo e l’importanza della consulenza indipendente. Che impressione ne ha tratto?

Mi ha fatto molto piacere naturalmente. Come Ascofind infatti rappresentiamo nell’Ocf le società di consulenza finanziaria che sono soggetti indipendenti. Ciò che mi ha colpito è stata la chiarezza con la quale il Presidente Savona ha saputo delineare le figure e le diverse connotazioni dei consulenti indipendenti e non indipendenti. Ritengo però sia da sottolineare anche la seconda parte dell’intervento del Presidente Savona che si è concentrata sull’adozione da parte dell’Organismo di tecnologie avanzate, oggi disponibili, per potenziare l’attività di vigilanza sui consulenti finanziari al fine di contribuire al clima di fiducia sui mercati.  È un tema che ci è molto caro.

L’utilizzo del termine consulente “indipendente” ha tuttavia creato alcuni imbarazzi da parte di alcuni partecipanti. L’ha riscontrato anche lei?

Non ne vedo il motivo. A suo tempo la nostra associazione aveva sostenuto la necessità, per migliorare la trasparenza, di adottare la definizione di “consulenti indipendenti”. Poi il legislatore decise diversamente e le leggi vanno rispettate. Tuttavia, le medesime norme non proibiscono l’uso corrente nel termine “consulente indipendente”. Aldilà della terminologia, pur importante, cerchiamo di concentrarci sulla sostanza.

Nel prossimo mese di settembre vi sarà il rinnovo degli organi direttivi dell’Ocf. Si è aperta una discussione sulle candidature alla carica di Presidente per la quale Anasf ha proposto il Prof. Francesco Di Ciommo. Qual è la posizione della vostra Associazione che, in seno all’Ocf, rappresenta le società di consulenza finanziaria?

Non conosco il Prof. Di Ciommo e quindi non mi permetto di formulare giudizi. Dal nostro punto di vista, riteniamo che il Presidente di OCF dovrebbe essere in possesso delle qualità di competenza, autorevolezza ed indipendenza indispensabili per guidare l’Organismo nell’ affrontare le sfide e i compiti impegnativi che ad esso sono stati affidati. Ci sentiamo solo di raccomandare che al Presidente dell’OCF sia assicurato un convinto ed unanime sostegno da parte di tutte le Associazioni rappresentative dei consulenti finanziari e degli intermediari.

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