Mediolanum, Doris è pronto a conquistare un’altra rete

Comprare un’altra rete di consulenti finanziari? Quando si presenterà la possibilità, ci siederemo a un tavolo e valuteremo.

E’ quanto ha dichiarato in un’intervista al Sole 24Ore Massimo Doris (nella foto), amministratore delegato di Banca Mediolanum. Anche Doris si è inserito nel dibattito degli ultimi giorni (si veda qui la notizia sulle dichiarazioni di Pietro Giuliani di Azimut), riguardo alle possibili aggregazioni tra le banche-reti italiane. Doris ha rivelato che diverse case d’affari si sono fatte avanti con dei progetti di aggregazioni, ma per adesso non c’è stato nulla di realmente concreto. La ragione di questo temporeggiamento è sostanzialmente una: per acquisire il controllo di un’altra rete, ha sottolineato Doris, occorre che vi sia in primis la volontà di vendere da parte della società controllante. Fatta eccezione per Fineco, che è diventata una public company dopo l’uscita di UniCredit, tutte le altre reti  come Banca Generali o Allianz Bank FA hanno infatti un’azionista di maggioranza molto importante. Anche Azimut è una public company ma ha un management forte all’interno dell’azionariato. Senza contare, poi, un altro particolare:  le reti sono composte da persone, che ovviamente possono decidere di spostarsi da un concorrente all’altro nel caso in cui cambiasse la proprietà. Nella stessa intervista, Doris ha parlato anche dell’esposizione dei clienti di Banca Mediolanum ai fondi di H20. Si tratta in totale di una cifra limitata, attorno a 240-250 milioni di euro, su un  patrimonio in gestione di 70 miliardi

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