Carige, salvataggio in zona Cesarini

Il pressing della Bce è asfissiante: vuole un’offerta concreta per Carige entro domani e senza ulteriori rinvii. Altrimenti, come scrive il Messaggero, potrebbe avviare da subito una verifica sui conti dell’istituto ligure. Pertanto, le prossime ore si preannunciano parecchio convulse, con il salvataggio di Carige che potrebbe vedere la luce solo in zona Cesarini.

Come scrive sempre il quotidiano romano, in queste ore è in atto un braccio di ferro fra i due Fondi delle banche e Cassa Centrale Banca (Ccb) sulle modalità per definire l’operazione. Ccb vorrebbe che le venisse garantito di poter acquistare, a prezzo scontato del 90%, la maggioranza di Carige nei prossimi quattro anni. E, inoltre, richiede che il Fondo del sistema ripiani le eventuali perdite in questo lasso di tempo. Richieste che al momento non trovano accoglimento. Se non si dovesse arrivare a un accordo, saranno il Fondo obbligatorio e lo Schema volontario a farsi carico di tutto sottoscrivendo in due fino a 700 milioni di euro di aumento di capitale.

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