Carige, la rete di protezione è pronta

E’ stato un percorso lunghissimo, ma alla fine Carige sembra correre verso il salvataggio. Ieri il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha approvato la partecipazione all’aumento di capitale da 700 milioni e la sottoscrizione del bond da 200 milioni. C’è già il via libera di Cassa Centrale Banca, il partner bancario necessario alla buona riuscita dell’operazione. La strada che porta al traguardo adesso vede ancora due ostacoli: uno è il sì della famiglia Malacalza, principale azionista dell’istituto con il 27,5%, e quindi il via libera della Banca centrale europea, che ha commissariato l’istituto e attende da mesi con impazienza una risoluzione della vicenda.

Il presidente del Fondo interbancario, Salvatore Maccarone, ha detto di aver parlato con la famiglia Malacalza, precisando che senza il loro assenso “stiamo parlando a vuoto”. Maccarone si è detto fiducioso dell’orientamento del principale azionista a sottoscrivere la quota di aumento di capitale, pur senza aver ricevuto alcuna risposta definitiva. Se tutte le caselle andranno al loro posto, il salvataggio sarà realtà il prossimo settembre.

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