Azimut, un utile che fa la storia

I migliori ricavi e utili semestrali di sempre. Azimut brinda a conti super in questa prima parte del 2019. Oggi il cda del gruppo guidato dal presidente Pietro Giuliani ha approvato numeri parlano chiaro: i ricavi hanno raggiunto i 486 milioni di euro (+29% rispetto allo stesso periodo del 2018) e l’utile netto semestrale, è il secondo della storia societaria con 171 milioni (+136% rispetto alla prima parte del 2018). “In particolare il dato dell’utile ricorrente“, sottolinea Giuliani nel commentare i risultati, “al netto delle commissioni di performance, è il più elevato mai raggiunto e conferma la solidità del nostro conto economico. I 300 milioni di utile netto che faremo quest’anno sono un punto di partenza su cui costruiremo la futura crescita del gruppo, che comunicheremo al mercato entro il primo semestre del 2020 attraverso il nuovo piano industriale quinquennale. Centrale sarà il contributo dei consulenti finanziari, wealth manager e dei team di gestione globale, i quali hanno generato per i clienti una performance media ponderata netta del +6,9% da inizio anno. La crescita del patrimonio complessivo a ca. 56 miliardi conferma l’apprezzamento delle soluzioni e dei servizi offerti dai nostri specialisti”.

Il totale delle masse gestite a fine giugno 2019 raggiunge i € 43,5 miliardi; il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 55,9 miliardi. La raccolta netta nei primi sei mesi dell’anno è stata di circa 2,7 miliardi (stimata a 3,2 miliardi a fine luglio), di cui una buona parte dal business estero che oggi rappresenta il 29% del patrimonio complessivo di gruppo.

La posizione finanziaria netta (pfn) consolidata a fine giugno 2019 risultava negativa per circa 75 milioni, in leggero aumento rispetto ai – 31,0 milioni di fine dicembre 2018. Nel semestre sono stati pagati dividendi ordinari per circa 166 milioni cash oltre ad una parte in azioni (circa 42 milioni di euro), e sono state fatte acquisizioni per circa 33 milioni. La Pfn include anche versamenti per circa 27 milioni per acconti d’imposta, bollo virtuale e riserve matematiche.

Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nel primo semestre del 2019 il Gruppo ha registrato 90 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine giugno a 1790 unità.

Nella seconda parte del 2019, invece, i ricavi consolidati sono previsti a 238 milioni, mentre l’utile netto consolidato toccherà gli 80 milioni.

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