La “duchessa del poker” ora coach dei consulenti

Annie Duke, famosa come la “Duchessa del poker”, potrebbe non giocare più attivamente ai maggiori tornei, ma ciò non ha impedito al resto del mondo di continuare a idolatrarla come una vera “maestra del poker”. La Duke, che può mostrare un palmares di tutto rispetto all’interno del quale fa mostra di sé anche un braccialetto WSOP del 2004 colto in una specialità tanto difficile, quanto tecnica, come l’Omaha Hi/Lo Split, ha vinto in carriera oltre 4 milioni di dollari in tornei ed è stata anche l’unica giocatrice di sempre ad aver vinto il National Heads-Up Championship, ma è ormai dal 2011 che non gioca più con una certa continuità.

Diverse le richieste di collaborazione che “Forbes”, “GQ” ed “Entrepreneur” le hanno inoltrato solo nell’ultimo periodo, anche se la sua occupazione principale rimane quella di consulente per la Hartford Funds. 

La H.F. è una società di gestione del denaro che sta utilizzando le conoscenze e l’esperienza di Annie Duke sul campo dell’emotività legata alle perdite, sulle quali, gioco forza, un investitore finanziario può prima o poi ricadere. 

Una sorta di “Mental Coach” e sembra aver ottenuto anche un discreto successo, tanto che ai clienti di questa società, la Duke presenta una strategia suddivisa in tre punti principali:

  1. La lunga ombra dei risultati
  2. Prendere le decisioni migliori utilizzando il viaggio nel tempo
  3. I Contratti di Ulisse: il dolce suono dei piani prestabiliti 

Duke potrebbe non giocare più attivamente e partecipare ai tornei WSOP e simili, ma sicuramente ha ancora molto da offrire. Le decisioni basate sul rischio richieste nel poker sono abbastanza simili a quelle richieste nel mondo degli investimenti, agli analisti, ai consulenti finanziari e ad altri settori simili focalizzati sul piano finanziario.

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