Rendiconti Mifid 2: il racconto di Ispb

Nuova tappa del nostro viaggio nella documentazione ex Mifid 2. Dopo avervi offerto i dettagli del rendiconto di Mediolanum (vedi notizia), Fineco (vedi notizia) e il dettaglio dei documenti assicurativi di Azimut (vedi notizia), la bozza del documento “Informazioni analitiche su costi e oneri” di Banca Generali (vedi notizia), il rendiconto di Consultinvest (vedi notizia), la descrizione di quello di IWBank (vedi notizia). ,la scelta di Widiba , (vedi notizia) quella di Credem (vedi notizia) e qualla di Allianz Bank Financial Advisors (vedi notizia), oggi è il turno di Intesa Sanpaolo Private Banking.

Bluerating ha potuto visionare il Rendiconto Portafoglio Investimenti. Il documento, intorno alla ventina di pagine, è introdotto da una breve lettera a firma del direttore generale Saverio Perissinotto. La struttura è suddivisa in cinque sezioni.

Si parte con la descrizione dell’universo Intesa Sanpaolo Private Banking, con la mission e i numeri della divisione del private banking.

Si passa poi alla esplicitazione del Modello di Business, dove viene anche evidenziata con una grafica la struttura dell’architettura aperta, evidenziando i partner di riferimento.

La terza sezione è dedicata a Economia e mercati, con analisi dei principali mercati.

Il cuore della rendicontazione è nella quarta parte del documento, riservata al Portafoglio. Si parte con una overview dello stesso per procedere all’analisi di coerenza e alle informazioni su costi, oneri, incentivi, relativo impatto sui rendimenti e principali caratteristiche.

A chiusura del rendiconto la sezione dedicata al Glossario e avvertenze, dove vengono descritti alcune concetti utilizzati nel documento.

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