Btp, cronaca di una rimonta

Aumenta l’appetito per i titoli di stato italiani. Con la nascita del Conte Bis e con i mercati che hanno accolto positivamente il nuovo esecutivo, nelle ultime settimane si è assistito ad una rimonta dei Btp, recupero che sta portando lauti guadagni a chi aveva deciso di puntarci durante la crisi di governo.

Come sottolinea La Stampa, si parla di un rialzo medio intorno al 5-7%, con picchi più elevati per alcune emissioni più ricercate come il Btp 1 marzo 2020, che in poco meno di un mese è cresciuto del 9%.

La domanda ora è se ci potrà essere ulteriore margine di guadagno. “Visto il deciso movimento di mercato che ha portato la performance del Btp a superare il 10% da inizio anno nella media, adesso risulta difficile pensare ad ulteriori apprezzamenti in conto capitale” ha affermato Francesco Figliomeni, portfolio manager di Decalia AM.

L’esperto sottolinea inoltre che è importante focalizzarsi su Btp con scadenze più lunghe, intorno agli 8-10 anni, dato che quelli con scadenza più breve presentano rendimenti negativi.

Attenzione però: non è tutto oro quello che luccica. Le potenzialità di tali strumenti rimangono ad ogni modo ridotte dato che sia le tensioni causate dalla guerra commerciale sia il rischio di un rallentamento dell’economia mondiale potrebbero portare nervosismo aggiuntivo anche sui titoli di stato del nostro Paese.

Quindi un consiglio: occhi aperti sullo scenario globale.

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