Rendiconti Mifid 2: voti e pagelle, rete per rete

La documentazione ex Mifid 2 è ormai nelle mani degli investitori italiani. Il tanto discusso rendiconto dei costi ex-post è conseguenza di due normative diverse: la direttiva comunitaria Mifid 2 e la meno conosciuta Priip relativa ai prodotti assicurativi d’investimento.

Entrambe hanno generato una serie cospicua di normative secondarie: il Regolamento Consob Intermediari (20307/2018) per la Mifid 2 e il regolamento IVASS 41/2018. In entrambi i casi vi sono regole di condotta. Per la Mifid 2 le comunicazioni “devono essere corrette, chiare e non fuorvianti” (articolo 36 comma 1, regolamento consob 20307/2018), mentre per la Priip l’informazione deve essere “scritta in un linguaggio e uno stile chiaro e sintetico, così da facilitare la comprensione delle informazioni in essa contenute” (articolo 4, comma 1 regolamento IVASS 41/2018).

Bluerating ha deciso di interpellare Aduc, associazione per i diritti degli utenti e consumatori, per chiedere un giudizio informale su alcuni esempi di documentazione ex Mifid 2 proposta da importanti realtà del mondo dell’advisory e dei servizi finanziari italiani. Ne è nata una vera e propria pagella, con tanto di voto complessivo, giudizio a latere e singole valutazioni di merito su tre variabili: facilità lettura (quanto è leggibile il documento per una persona dalla cultura finanziaria di base?), esplicitazioni costi (quanto è completa e chiara la descrizione e la quantificazione dei costi?) e completezza informazioni (il documento è ricco di informazioni importanti e utili per il risparmiatore?).

Più che i giudizi in sè, frutto comunque di considerazioni soggettive di Aduc, quello che desideriamo offrire ai nostri lettori è una oggettiva panoramica delle diverse scelte adoperate dagli operatori del mercato. Lo scenario che emerge evidenzia un dato di fatto piuttosto incontestabile: in assenza di una direttiva che, per quanto chiara nelle indicazioni, offra uno schema esplicito di massima da replicare, ognuno può procedere a una interpretazione della stessa; e questo comporta documenti eterogenei e spesso difficilmente confrontabili tra di loro. Sullo sfondo, ancora una volta, probabilmente gli interessi di chi quei documenti li avrà in mano, cioè il risparmiatore. Il ruolo di protagonista, mancato, è quasi sempre il suo.

La precisazione di Azimut

Premesso che non abbiamo visibilità delle logiche con i quali sono stati attribuiti i punteggi, desideriamo fornire alcune precisazioni rispetto al giudizio complessivo che è stato formulato e riportato. I documenti che sono stati analizzati, peraltro ad uso interno in una forma di bozza con dati esemplificativi e non reali, rientrano nell’ambito di un set informativo più ampio che Azimut mette a disposizione dei propri clienti attraverso diversi canali di comunicazione.

Le nuove disposizioni normative (MiFID II per i prodotti e servizi finanziari e IDD per i prodotti e servizi assicurativi) prevedono delle informazioni aggiuntive (principalmente attinenti ai costi) la cui rappresentazione non è definita secondo uno standard univoco. Di conseguenza la scelta fatta è stata quella di integrare gli attuali rendiconti con specifici paragrafi, ciascuno dedicato alle novità regolamentari, tali da agevolare e accompagnare il cliente nella comprensione delle nuove sezioni.

Di seguito alcune precisazioni relative al giudizio riferito a:

AZ Life

Il rendiconto non è soggetto alla direttiva MiFID II bensì alla direttiva IDD e si riferisce alla posizione specifica del cliente presso la compagnia assicurativa che ha emesso la polizza;

Come già evidenziato, le informazioni previste dalla normativa IDD sono state integrate nell’estratto conto annuale esistente dandone specifica evidenza nella sezione introduttiva. In questo modo il cliente viene accompagnato nella comprensione del documento e delle nuove informazioni;

La parte relativa alla view di mercato ha lo scopo di descrivere il contesto economico finanziario macro del periodo a cui si riferisce la posizione assicurativa rappresentata al cliente e, unitamente alla parte descrittiva successiva, consente al cliente di avere maggiore conoscenza e consapevolezza dell’andamento dei suoi investimenti;

Stante che la normativa non definisce uno standard specifico da seguire nelle modalità di rappresentazione dei costi sostenuti, la scelta fatta è stata quella di accompagnare il cliente nella lettura del rendiconto inquadrando in prima istanza i principi e le novità richieste dalle normative. Nell’intento di semplificare la lettura e la comprensione dei costi, viene data una rappresentazione aggregata del costo totale effettivamente sostenuto dal cliente. Qualora il cliente volesse approfondire ulteriormente, tramite il suo consulente finanziario, può ricevere un livello di dettaglio in forma tabellare. Il rendiconto è organizzato in paragrafi, correlati logicamente tra di loro, facilmente riconoscibili e la sezione dei costi è indicata con titolo specifico: “L’informativa sui costi e le spese”;

Nell’ambito della normativa IDD viene richiesto di dare una rappresentazione del costo effettivo aggregato per permettere al cliente di conoscerne il suo effetto complessivo sul rendimento. Il rendiconto al riguardo riporta correttamente sia il costo complessivo sia il controvalore della posizione del cliente rispetto all’anno precedente (rendimento). Da evidenziare inoltre che da tempo (prima delle nuove norme) nella rendicontazione dei prodotti AZ Life i clienti hanno rappresentazione del Total Expense Ratio.

Azimut Capital Management:

Va specificato che il rendiconto analizzato è relativo unicamente al servizio prestato di Ricezione e Trasmissione Ordini per il quale la normativa prevede la rappresentazione del solo costo del servizio e non degli strumenti finanziari correlati. Inoltre con il servizio di Rto il cliente disponendo, di volta in volta, gli ordini di acquisto e vendita di singoli titoli ne riceve puntuale dettaglio.

Anche in questo caso si tratta di un rendiconto già oggetto di invio al cliente che è stato  integrato con le informazioni previste dalla regolamentazione MiFID II ed è stato inviato al cliente già in primavera. Valgono dunque le considerazioni fatte in precedenza anche con riferimento alle scelte che hanno guidato la rappresentazione dei costi.

La precisazione di Mediolanum

“Con il “Resoconto Mediolanum” – afferma Edoardo Fontana Rava, direttore sviluppo prodotti e modello di business – l’obiettivo è fornire ai nostri clienti un documento che consenta una visione d’insieme del rapporto che essi intrattengono con la banca, non solo quindi risparmio gestito ma anche servizi bancari, credito e protezione, evidenziando così il valore della consulenza e dei servizi ricevuti. La corposità del documento è quindi resa necessaria dall’ampiezza, dalla profondità e dalla personalizzazione delle informazioni contenute che, per una migliore comprensione, sono state strutturate prevalentemente per tipologia di prodotto. Infine, l’impatto dei costi è stato rapportato al “versato medio” coerentemente con il relativo rendimento, con i costi ex ante forniti in fase di raccomandazione e con quanto indicato dalle linee guida Abi. Il “Rendiconto Mediolanum Vita” è invece un’informativa emessa dalla Compagnia, così come richiesto da Ivass, che fornisce ai soli clienti polizze i dati relativi alle consistenze patrimoniali, alle movimentazioni nell’anno e ai costi sostenuti. E’ il “Resoconto Mediolanum” a permettere quindi al cliente di comprendere e avere piena consapevolezza delle proprie scelte e della loro corrispondenza ai suoi obiettivi.”

Le pagelle

Az Life (gruppo Azimut) 
Facilità lettura: 2
Esplicitazione costi: 5
Completezza informazioni: 5
Voto complessivo: 4
Commento: Ampiamente insufficiente. Il dato che conta è a pagina 9 su 18. La comunicazione ha per oggetto un generico “lettera di informazione periodica” che non fa capire al cliente il reale contenuto. Sfogliandolo si trovano ritagli di giornali, pubblicità, grafici ecc. mentre il dato veramente importante è “affogato” in un mare di testo senza nessuna forma di evidenziazione o almeno strutturazione in forma tabellare. Non è riportata l’incidenza percentuale del costo sul capitale investito, né è posto in relazione al rendimento.
Il documento da visionare.

Azimut Capital Management
Facilità lettura: 2
Esplicitazione costi: 5
Completezza informazioni: 5
Voto complessivo: 4
Commento: Ampiamente insufficiente. Il dato che conta è a pag. 7 su 9 di una comunicazione avente ad oggetto “ Servizio di ricezione e Trasmissione ordine e Deposito accessorio titoli e liquidità a custodia e amministrazione n… ”. Impossibile capire che si tratta di un dato rilevante sui costi sostenuti. Le informazioni non sono espresse in forma tabellare ma “affogate” in un testo illeggibile e burocratico su cambiamenti normativi. Nell’esempio che ci è stato fornito i numeri chiaramente non tornano sull’incidenza percentuale sul rendimento, ma questo può essere perché il report è solo esemplificativo e non reale.
Il documento da visionare.

BinckBank
Facilità lettura: 9
Esplicitazione costi: 7
Completezza informazioni: 7
Voto complessivo: 8
Commento: Molto buono. Due semplici pagine con l’indicazione esplicita di cosa si tratta e anche una specifica per una buona lettura. Non è chiaro a cosa sia riferita la percentuale e, mancando i valori di portafoglio, è difficile dedurlo.
Il documento da visionare

Consultinvest
Facilità lettura: 8
Esplicitazione costi: 8
Completezza informazioni: 10
Voto complessivo: 8
Commento: Molto buono. Abbiamo solo la pag. 7 del rendiconto e non l’intero. Il giudizio è riferito solo a questa pagina che riporta in forma tabellare molto leggibile il totale dei costi sostenuti e l’incidenza che questi hanno avuto sul rendimento (attraverso l’esplicitazione del rendimento ipotetico al lordo dei costi, oltre al rendimento effettivo al netto dei costi)
Il documento da visionare

Darta Saving (Allianz)
Facilità lettura: 6
Esplicitazione costi: 6
Completezza informazioni: 6
Voto complessivo: 6
Commento: Sufficiente. Si tratta di un rendiconto che fa lo stretto indispensabile per non essere criticabile. Non c’è nessuno sforzo per essere realmente utile al cliente, ma non vi sono neppure aspetti chiaramente criticabili come in altre compagnie
Il documento da visionare

FinecoBank
Facilità lettura: 9
Esplicitazione costi: 9
Completezza informazioni: 9
Voto complessivo: 9
Commento: Ottimo. Come per le altre banche online, un ottimo rendiconto sui costi ex-post scaricabile online. Chiaro e contiene solo i costi ex post con tutti i dati necessari.
Il documento da visionare

Banca Generali
Facilità lettura: 8
Esplicitazione costi: 8
Completezza informazioni: 8
Voto complessivo: 8
Commento: Molto buono. Molto chiaro e leggibile. Non siamo a conoscenza di eventuali altri rapporti che il cliente ha in essere con Banca Generali come per esempio i prodotti assicurativi e i rapporti di gestione di portafogli che il rendiconto esclude espressamente, ma con riferimento al solo contratto di consulenza cui si riferisce, è chiaramente indicato il valore corrente del portafoglio al 31/12/2018 e poi il dettaglio di tutti i costi, sia in valore assoluto che in percentuale.
Il documento da visionare.

Mediolanum Vita
Facilità lettura: 5
Esplicitazione costi: 5
Completezza informazioni: 5
Voto complessivo: 5
Commento: Insufficiente. Le informazioni minime previste dalla normativa (che nel caso delle assicurazioni sono più lasche rispetto al finanziario) ci sono tutte, ma si vede che sono poste in modo che il cliente comprenda il meno possibile e sia poi facilmente “orientabile” dal commerciale che ha il rapporto con lui.
Il documento da visionare

Banca Mediolanum
Facilità lettura: 3
Esplicitazione costi: 4
Completezza informazioni: 3
Voto complessivo: 3
Commento: Pessimo. 33 pagine prevalentemente di pubblicità nel quale non si trova il dato relativo al costo complessivo. I costi aggregati, infatti, sono aggregati per tipologia di strumento. L’incidenza percentuale è indicata in rapporto al “versato medio”.
Il documento da visionare

Widiba
Facilità lettura: 8
Esplicitazione costi: 9
Completezza informazioni: 9
Voto complessivo: 9
Commento: Ottimo. La rendicontazione sui costi indica chiaramente l’incidenza in valore assoluto e percentuale, specificando chiaramente come è calcolata la percentuale e l’incidenza sul rendimento lordo. Un piccolo voto in meno sulla facilità di lettura perché il documento è inutilmente preceduto da informazioni non strettamente necessarie
Il documento da visionare

 

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