Mps, avanti con la ristrutturazione della rete

Il prossimo incontro è previsto il 10 ottobre. E’ quello tra i sindacati bancari e i rappresentanti del Monte dei Paschi di Siena, sui piani di ristrutturazione della rete. La banca toscana sta infatti portando avanti il progetto Pegaso con la revisione dei Modelli di Servizio e la riportafogliazione della clientela, con l’obiettivo dichiarato “di migliorare l’efficacia dell’azione commerciale attraverso l’affinamento dei criteri di segmentazione della clientela Retail e Corporate”. I sindacati rilevano che si tratta di un progetto delicato che revisiona la Rete distributiva, cuore pulsante dell’azienda. Per questo i rappresentanti dei lavoratori, con un comunicato unitario,  si dicono preoccupati per la sostenibilità presente e prospettica di questa revisione, anche tenuto conto delle già annunciate future riduzioni di organici, nell’ordine di 2250 unità entro il 2021. Di conseguenza, nei prossimi giorni le segreterie di Fabi, Fisac Cgil, First Cisl, Uilca e Unisin (rappresentative dei dipendenti del settore creditizio) avranno un nuovo confronto con i vertici di Mps.

Ha preso avvio il 3 ottobre la procedura sindacale di confronto sulla revisione dei Modelli di Servizio e riportafogliazione della clientela.

Il progetto, che l’Azienda ritiene in continuità con il riassetto Pegaso, investe l’intera Rete distributiva e migliaia di gestori, con l’obiettivo dichiarato di migliorare il seguimento e l’efficacia dell’azione commerciale attraverso l’affinamento dei criteri di segmentazione della clientela Retail e Corporate.

Per effetto dei nuovi criteri, dettagliati nella lettera del 27 settembre indirizzata alle Organizzazioni Sindacali e diffusa tra i  lavoratori, sono stimate significative variazioni nella definizione della clientela di tutte le linee commerciali per quanto attiene ai dati numerici, di raccolta e di impieghi.

A fronte dei messaggi aziendali volti a cogliere le opportunità e a minimizzare le criticità, in attesa degli opportuni approfondimenti da noi richiesti, abbiamo sottolineato la delicatezza di un progetto che revisiona la Rete distributiva, cuore pulsante dell’azienda, mantenendone pressoché invariati gli organici e operando una marcata mobilità professionale improntata in molti casi alla modifica delle esperienze e professionalità maturate.

Siamo infine preoccupati per la sostenibilità presente e prospettica di questa revisione, anche tenuto conto delle future riduzioni di organici – nell’ordine di 2250 unità entro il 2021 – di cui ai vincoli del noto Piano di Ristrutturazione cui la Banca è sottoposta.

Troppo spesso l’azienda si è limitata a valorizzare i lavoratori della Rete distributiva solo a parole. Lo sviluppo professionale improntato a regole di correttezza e trasparenza deve trovare concretezza e diventare argomento di confronto costruttivo con le Organizzazioni Sindacali, anche sulla base delle previsioni in materia codificate nell’accordo 12 luglio 2019 sulla contrattazione integrativa aziendale.

Il prossimo incontro è previsto per il 10 ottobre, ferme restando eventuali indicazioni provenienti dalle Segreterie Nazionali per iniziative attinenti al rinnovo del CCNL.

Siena, 7 ottobre 2019                     

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