Consulenti, come sopravvivere alle tempeste

A cura di Maria Grazia Rinaldi

In psicologia il concetto di resilienza individuale sta a indicare la “capacità dell’apparato psichico di un individuo di mantenersi compensato di fronte a situazioni avverse o a gravi esperienze traumatiche, come risultato della combinazione di forza interiore, supporto esterno e capacità di apprendere dall’esperienza vissuta” (Castelletti, 2006).

Sfida alle difficoltà
La resilienza pertanto non è altro che la capacità di un individuo di resistere a situazioni avverse, superando l’evento negativo e traumatico. È solo rispondendo a tali difficoltà che sviluppa nuove competenze e strategie, utili a fronteggiare nuove situazioni similari. Reagendo proattivamente, impariamo ad affrontare e a gestire ogni difficoltà. Ovvio che essere resilienti non significa non sentirsi in difficoltà, o sopraffatti, a volte significa anche provare dolore emotivo.

Ottimismo e determinazione
A volte il dolore può toglierci il respiro, ci ritroviamo a piangere per la tristezza che sentiamo nel cuore, ma nello stesso tempo, se riusciremo a essere resilienti, saremo determinati a superare ed imparare da quel brutto momento. Essere resilienti non è una questione di fortuna o di Dna. Possiamo diventare resilienti tutte le volte in cui sfruttiamo le avversità per diventare più forti. Le avversità sono a volte una opportunità per andare oltre i nostri limiti personali. Il dato positivo è che si può imparare a essere resilienti, perché la resilienza non è un tratto stabile e immodificabile della nostra personalità. Solitamente le persone resilienti sono ottimiste, flessibili, creative e sopratutto determinate. Sono in grado di lavorare in team, sanno arricchirsi dalle proprie e dalle esperienze dei colleghi.

Lavorare su se stessi
Ognuno di noi, se veramente lo desidera, può acquisire nuove abilità, capacità e competenze in funzione del proprio obiettivo personale, sfruttando proprio le difficoltà. Non è facile lavorare su se stessi, ma una grande forza di volontà ci può essere di supporto. Non nasciamo resilienti, ecco perché non dobbiamo mai dimenticare che “pensieri e azioni potenzianti” possono essere appresi da chiunque abbia voglia di crescere. Esercitarsi ogni giorno ad avere fiducia in se stessi è importante, così come è importante pensare con flessibilità, considerando gli ostacoli e le avversità come una opportunità di apprendimento. E occorre ricordarsi che, come scrive Haruki Murakami, “quando la tempesta sarà finita paradossalmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su in punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.

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