Banca Generali, che forza nel Veneto

Una nuova sede a Padova, in Largo Europa 21, all’interno dello storico palazzo Zuckermann, che si affaccia sull’Arena Romana e sulla Cappella degli Scrovegni. E’ quella inaugurata ieri da Banca Generali che in  Veneto gestisce asset per 9 miliardi di euro. La regione è per la banca guidata da Gian Maria Mossa (al centro nella foto durante il taglio del nastro) la seconda in Italia  per importanza. Soltanto a Padova le masse di Banca Generali ammontano a 2,2 miliardi di euro (con un tasso di crescita annuo del 10%) mentre gli asset under management in tutto il Nord-Est ammontano a 11 miliardi.

“Padova è una città di grande dinamismo ricca di straordinarie capacità imprenditoriali e sensibilità culturali” – spiega Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali che aggiunge  – “Il nostro impegno nella città ha radici lontane e siamo felici di poter mettere a disposizione dei nostri clienti non solo questi splendidi spazi, ma soprattutto le tecnologie e le competenze dei nostri banker che sono un punto di riferimento nel settore del private banking in Italia. Abbiamo investito in questi anni per andare incontro alla crescente domanda di pianificazione e protezione patrimoniale avvicinando alle famiglie e agli imprenditori soluzioni esclusive nel wealth management sia per la sfera personale sia per l’impresa. Siamo sicuri che questa location diventerà un crocevia importante per tutte quelle persone che desiderano programmare obiettivi e progetti di vita nel lungo termine”. Parlando con i cronisti locali, Mossa ha aggiunto anche che Banca Generali non è seconda a nessuno per tassi di crescita in Veneto

Costruito tra il 1912 e il 1914, il palazzo fu voluto dal cavalier Enrico Zuckermann, imprenditore progressista titolare di un’azienda padovana di minuterie metalliche. Fin da subito, la costruzione fu elogiata dalla stampa per l’eleganza delle decorazioni esterne, per la luce che gli interni ricevevano dalle numerose finestre e per la signorilità dell’insieme. Connubio tra stile ottocentesco, elementi neoclassici e richiami alla moda liberty in voga nell’epoca, dopo essere stato messo a disposizione dell’esercito americano nell’immediato dopoguerra, nel 1953 il palazzo fu acquistato dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, che vi collocò gli uffici dell’Azienda Telefonica di Stato. Successivamente, nel 1985, andò in uso alle Poste e Telegrafi e fu oggetto di un approfondito restauro, prima della recente destinazione a museo.

Con quella di Padova sale così a 20 il numero di sedi di Banca Generali Private in Veneto, a testimonianza della centralità della regione nella strategia di sviluppo della Banca: Adria, Bassano del Grappa, Belluno, Cassola, Castelfranco Veneto, Conegliano, Dolo, Mestre, Mirano, Mogliano Veneto, Montebelluna, Padova, Rovigo, Thiene, Treviso, Venezia, Venezia Lido, Verona e Vicenza.

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