Contratto bancari, la strada è quella giusta

Ci sono progressi nella trattativa tra Abi per il rinnovo del contratto dei bancari. A dirlo è il segretario di Fisac, Giuliano Calcagni, in un’intervista rilasciata a MF – Milano Finanza. “Rispetto agli incontri precedenti il clima è cambiato”, ha detto il sindacalista, “giudico positivamente due elementi: il primo è che Abi ha ritirato i documenti presentati nel corso dell’incontro del 25, una sorta di contropiattaforma, che unitariamente abbiamo immediatamente respinto, il secondo è che si è tornati a discutere sulle rivendicazioni presentate in piattaforma”. L’Abi aveva fatto aperture nel corso dell’incontro dello scorso 6 novembre, cosa che ha soddisfatto Calcagni: “In relazione ai diritti e alle tutele, all’abolizione del salario d’ingresso per i neossunti, al diritto alla disconnessione, ai diritti per i tempi di cura, l’area contrattuale, l’inserimento dell’Accordo sulle politiche commerciali del 7 febbraio 2017 nonché la cabina di regia, penso che possiamo considerarle un punto di partenza per la ripresa del negoziato che comunque si presenta lungo e complesso rispetto al quale non lasceremo niente sul tavolo”.

Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere, a partire dall’aumento salariale:  
”Per la Fisac Cgil l’offerta di Abi di aumento di 135 euro per la figura media è insufficiente. Aggiungo, la proposta di aumento salariale di 135 euro è comunque insufficiente rispetto alla parametrazione della nostra di 200 euro che oltre al recupero inflativo include una quota di produttività e una percentuale di ristoro economico per tutte le colleghe e i colleghi che negli ultimi 15 anni hanno contribuito con il loro lavoro alla tenuta del sistema bancario e alla salvaguardia dei risparmi dei cittadini di questo Paese”.

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