Azimut, 30 candeline alla faccia dei gufi

Il 9 e 10 gennaio ci sarà una grande festa a Montecarlo per celebrare i 30 anni di attività del gruppo Azimut. A breve, dice il presidentissimo e fondatore, Pietro Giuliani, arriverà anche il nuovo piano industriale per i prossimi 5 anni. Lo dice ai giornalisti in modo sornione, quasi a voler far intendere obiettivi sempre più ambiziosi. “Siamo il miglior titolo dall’inizio dell’anno, stiamo lavorando molto bene nonostante tutti i gufi che ci shortavano e facevano lo stesso con l’Italia”, ha detto a margine della presentazione della nuova strategia esg del gruppo. Il riferimento pare proprio essere rivolto alla potente Blackrock, che tra l’altro, dallo scorso 8 novembre, ha ridotto le vendite su Azimut dall’1,29% all’1,19%.

Anche i numeri del 2019 danno ragione a Giuliani: i dati di Bloomberg dicono che il titolo ha guadagnato il 116% dall’inizio dell’anno. Ed è il migliore di un Ftse Mib che, tra l’altro, ha corso tanto negli ultimi mesi. Il total return, il valore creato per gli azionisti, dalla quotazione datata 15 anni fa è del 937%. E a chi gli parla delle possibilità di scalata ostile a un simile gioiellino, risponde marcando il territorio: “Ho la facoltà di comprare fino a 50 euro per il buyback. Se uno mi dà il doppio, se ne può parlare”. Poi c’è tempo per una stoccata ai concorrenti di FinecoBank che lo stesso Giuliani, in un’intervista a Milano Finanza, aveva definito solamente una società “prezzata bene”. Ieri ha rincarato la dose indicandola come una possibile preda per un’acquisizione, ora che “non ha più un padrone”.

I protagonisti del risparmio gestito intanto muovono le loro pedine. La stessa Mediobanca, a cui fa capo la rete di consulenti CheBanca!, ha detto di volersi espandere nel wealth management. Evidentemente considerato una Eldorado di profitti. Il gruppo ha denaro in cassa e, secondo alcuni analisti, ad esempio Kepler, potrebbe alimentare la sua crescita anche per acquisizioni. E Azimut? Giuliani guarda ai trend del momento: l’Esg, ma anche gli investimenti alternativi e l’economia reale per mantenere gravida la macchina dei profitti. A caccia di rendimenti che nell’epoca dei tassi negativi e con le Borse ai massimi, potrebbero diventare presto difficili da trovare. Ieri ha annunciato di una nuova linea di fondi sostenibili. Il gruppo prevede, entro la fine dell’anno, di spostare 7 miliardi di euro di attività in società e asset dotati di un rating si sostenibilità di almeno BBB, calcolato sulla base dei dati di ricerca Esg della società Msci. Per il resto della strategia, invece, l’appuntamento è al prossimo piano industriale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: