Mediobanca sotto la lente di Consob

La Consob vuole vederci chiaro sugli ultimi stravolgimenti nel capitale di Mediobanca. A quanto riferisce MF Milano Finanza, l’authority avrebbe messo sotto la sua lente il terremoto che negli ultimi due mesi ha modificato profondamente gli assetti di controllo della merchant milanese. I primi approfondimenti risalirebbero all’indomani del blitz di Delfin, la holding lussemburghese che fa capo all’imprenditore Leonardo Del Vecchio. Il quotidiano finanziario non esclude che, nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza informativa, l’authority si stia muovendo sulla scorta di esposti presentati da una o più controparti, di cui però al momento non si hanno conferme.

Delfin ha ulteriormente incrementato la partecipazione portandola al 7,5% prima dell’assemblea, mentre un ulteriore 2,5% è stato comprato nell’ambito del collocamento della quota Unicredit. Uno smottamento che non poteva lasciare indifferenti istituzioni e regolatori. Quella avviata dalla Commissione sarebbe una ricognizione ad ampio raggio estesa, oltre che alle società di Del Vecchio, anche agli altri intermediari italiani e internazionali coinvolti nella vicenda per accertare il pieno rispetto del Tuf nella recente girandola di transazioni e in particolare, si mormora in ambienti finanziari, il rispetto della disciplina sugli acquisti di concerto. Motivo per cui la Consob potrebbe richiedere documentazione e ascoltare i rappresentanti delle società coinvolte.

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