A Fideuram piacciono i nuovi Pir

“Se ritorniamo alle ipotesi orginarie abbiamo visto che il Pir è uno strumento ideale per aiutare i clienti ad allungare l’orizzonte temporale. Credo che avremo grandi soddisfazioni noi, ma soprattutto i nostri clienti”. Così ha commentato Paolo Molesini, amministratore delegato di Fideuram, la nuova modifica alla disciplina dei Pir che andrà a rimuovere i vincoli inseriti con la manovra di bilancio 2019. Il numero uno della società, intervistato da MF Milano Finanza, ha citato Warren Buffett, dicendo di non esitare a investire perché “aspettare ai bordi del campo è il peggior errore dell’investitore”.

Il discorso poi fila via sulle possibili fusioni nell’industria del risparmio gestito: “Io credo che il consolidamento debba avvenire perché ormai gli operatori che gestiscono meno di 10 miliardi fanno fatica. Poi noi siamo un business di persone, e mettere d’accordo le persone è spesso una cosa complicata. Però dovrà avvenire”. Fideuram intanto, che è cresciuta da inizio anno di 26 miliardi, punta a espandersi all’estero: “Abbiamo avuto l’autorizzazione poche settimane fa per la nostra filiale in Argentina, dove abbiamo all’incirca un 1% di quota. Che per essere appena arrivati è un risultato molto importante. Facciamo leva sulla comunità italiana che lì è molto significativa”.

Altro driver di sviluppo saranno i reclutamenti e la formazione dei consulenti: “Continueremo a investire in formazione. Questa settimana in Cattolica abbiamo certificato 400 banker”, ha detto Molesini, “Se andremo a caccia dei consulenti migliori? Le reti fanno molta fatica a prendere persone che partono da zero. Per forza di cose siamo costretti a prendere dal mercato”.

 

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