Fineco, niente shopping

“Non abbiamo bisogno di crescere tramite acquisizioni. Ogni anno registriamo infatti flussi netti di masse positivi per 5-6 miliardi di euro. E’ come se facessimo ogni anno l’acquisizione di una banca medio-piccola”. Così Alessandro Foti (nella foto), amministratore delegato di FinecoBank in un’intervista oggi a “Il Sole 24 Ore” fa il punto sulle prospettive della banca-rete dopo l’uscita di Unicredit dal capitale, che ne ha fatto una public company. Oggi Fineco con una capitalizzazione di 6,7 miliardi di euro tratta in borsa a 26 volte gli utili attesi, un rapporto da record.

“Non avere più alle spalle un’azionista come Unicredit – spiega Foti – non è un problema, anzi un’opportunità perché siamo più liberi di muoverci”. Inoltre il flottante ormai pari al 100% “dà al titolo una liquidità più ampia. E questo è un elemento importante che ci rende ancora più interessanti agli occhi dei gestori di lare cap”. Il numero uno di Fineco precisa poi a proposito delle voci di interessamento da parte di Mediobanca e Mediolanum che “non c’è stata alcuna avance formale”.

 

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