Anasf, Martano “La parola d’ordine è confronto”

Sono i giorni caldi di ConsulenTia 2020, la manifestazione romana dell’Anasf riservata all’aggiornamento dei consulenti finanziari, giunta alla settima edizione. Come di consueto la kermesse, che dura fino al 6 febbraio, è ospitata all’Auditorium Parco della Musica. L’evento è un punto di riferimento per tutta l’industria del settore e per i professionisti della consulenza. «La parola d’ordine è confronto», dichiara Germana Martano, direttore generale dell’associazione di categoria dei consulenti finanziari. Continua: «è necessario un rapporto di reciprocità tra il consulente e il risparmiatore, in cui il primo deve saper sensibilizzare e soddisfare gli obiettivi del secondo e quest’ultimo non deve limitarsi a delegare, bensì essere parte attiva nel processo di pianificazione e di costruzione di un portafoglio. A questo scopo è opportuno che gli investitori acquisiscano maggiore dimestichezza con i temi del risparmio. Solo così può esserci una sinergia con conseguenti risultati soddisfacenti». In questi anni, complici la tecnologia, una certa erosione dei margini e l’arrivo di stringenti normative europee (Mifid 2), l’industria del risparmio gestito si è data molto da fare e i costi sono andati a ridursi. «L’industria ha vissuto grandi cambiamenti, ma c’è ancora molta strada da fare e al contempo è importante che i cittadini si avvicinino di più al tema della gestione consapevole dei propri risparmi. Noi, per quanto possiamo continueremo a fare formazione», precisa. Il riferimento va al progetto di educazione finanziaria erogato nelle scuole superiori di tutto il territorio, Economic@mente, che Anasf ha lanciato undici anni fa e che ora è arrivato a toccare 200 scuole. «Un anno fa abbiamo anche lanciato il progetto per gli adulti «Pianifica la mente. Metti in conto i tuoi sogni» e la sfida è complessa.

Su Mifid 2, «risponderemo alla consultazione». Va detto che, dal 2018, Anasf ha partecipato a varie consultazioni pubbliche tenute dalle istituzioni e dalle autorità di settore in ambito europeo e nazionale. In materia, «il più sembra essere alle spalle. Speriamo che i nuovi rendiconti siano più chiari e più snelli. Del resto, Mifid 2 va un po’ assorbita. Ma voglio spezzare una lancia a favore di Mifid 2 perché, accanto al mondo di reti e fondi su cui noi ci concentriamo, ha fatto bene anche al mondo bancario che detiene tra l’80% e l’85% della ricchezza degli italiani. Il fatto che i dipendenti bancari siano costretti a fare aggiornamento professionale è solo positivo. E speriamo che, a tendere, si prendano misure di questo tipo anche nel settore assicurativo».
Intanto, entro l’11 febbraio i soci Anasf aventi diritto di voto possono esprimere le proprie preferenze per eleggere i 161 delegati che parteciperanno all’XI Congresso Nazionale convocato dal Consiglio nazionale dal 13 al 15 marzo 2020, a Solbiate Olona (Varese). «Il mio consiglio è di votare e di partecipare. Qualunque sia il risultato delle urne è un momento molto importante per l’associazione. Il Congresso è anche l’occasione per definire le linee guida e gli indirizzi dei successivi 4 anni e tra i temi alla nostra attenzione non mancheranno riflessioni sull’evoluzione della professione, sui giovani e su Enasarco, anche in vista del rinnovo delle cariche della Fondazione, le cui votazioni si svolgeranno dal 17 al 30 aprile 2020».

In conclusione, questo sarà l’ultimo grande evento della presidenza di Maurizio Bufi, attuale numero uno di Anasf che in primavera cederà le redini dopo due mandati (per oltre 8 anni complessivi, il massimo possibile per un presidente dell’associazione). Sarà dunque tempo di bilanci per un’era che volge al termine, ma anche un’importante vetrina per i candidati a prendere l’eredità di Bufi. Strada da fare ce n’è, a cominciare da un rapporto più adulto con gli intermediari e la loro associazione, il grande tema del ricambio generazionale, la sostenibilità di lungo periodo della professione, la concentrazione del mercato, l’educazione finanziaria degli italiani, la presenza in Ocf, la sfida della partecipazione alla gestione di Enasarco, nuovi rapporti contrattuali. Di certo, però, i traguardi raggiunti da Anasf negli anni di presidenza Bufi sono stati molti e ragguardevoli. Un’eredità impegnativa per il suo successore. (si veda articolo https://www.bluerating.com/mercati/619241/anasf-leredita-importante-di-maurizio-bufi)

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