Fideuram Ispb, il commiato di capitan Molesini

Un commiato composto e formale, come la sua persona. Paolo Molesini, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, in primavera lascerà le redini del gruppo a Tommaso Corcos, per sedersi su una poltrona meno operativa e più istituzionale come quella di presidente di Fideuram. Ha quindi affidato il suo saluto a poche righe, in calce a un comunicato che rivelava i numeri (buoni) emersi dal bilancio consolidato del 2019, l’ultimo che lo vedrà ai vertici del gruppo come ad e dg.

“Concludo il mio mandato alla guida operativa della Divisione Private al termine di un cammino durato 5 anni”, scrive il manager nel suo messaggio dove ripercorre il suo percorso in Fideuram, “durante i quali ho lavorato con un gruppo di professionisti di livello eccellente. Insieme abbiamo costruito la prima private bank in Italia, rispondendo alle esigenze della clientela più sofisticata ed indirizzando la società su un sentiero di sviluppo che ha visto crescere significativamente il totale delle masse amministrate, da 178,8 miliardi di euro e l’utile, da 582 milioni di euro, di fine 2014. Ringrazio ciascuno dei colleghi e colleghe che hanno contribuito a superare, con grande entusiasmo, le numerose sfide di questi anni. Darò ancora il mio contributo, in un ruolo maggiormente istituzionale, con un’attenzione particolare rivolta all’importante segmento di clientela HNWI”.

Nominato amministratore delegato nel luglio del 2015, Molesini ha conservato le redini per cinque anni. Da allora, il gruppo Fideuram è cambiato e la rete di consulenti finanziari si è sviluppata. A partire dalla fine del 2014, come ha ricordato lo stesso Molesini, le masse amministrate si sono più che triplicate. E anche il numero di professionisti a disposizione è aumentato, passando da 4.936 del luglio 2019 (dati Assoreti) ai 5.767 attuali, per un portafoglio medio pro capite che è arrivato a toccare i 42 milioni di euro. Con un utile che nel 2019 ha toccato il massimo storico, a quota 906 milioni. Risultati e numeri da scrivere in calce a ricordo di un’era, quella di Molesini alla guida di Fideuram, che è stata certamente di crescita. A Corcos, adesso, spetterà il compito di riuscire a fare anche meglio di così.

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