Il Coronavirus scoppia in Enasarco

Esplode il caso Coronavirus in Fondazione Enasarco e colpisce il presidente Gianroberto Costa, sotto attacco di alcuni consiglieri. Infatti Antonino Marcianò, Luca Gaburro, Alfonsino Mei, Davide Ricci e Gianni Guido Triolo in una lettera indirizzata al presidente della Fondazione al direttore Carlo Bravi hanno scritto che “l’aggravarsi della situazione sanitaria e di conseguenza le ripercussioni sull’economia del nostro Paese evidenziano la necessità di deliberare al più presto interventi di sostegno alla categoria degli agenti, dei rappresentanti di commercio e dei consulenti finanziari. Il continuo procrastinare le decisioni più urgenti non fa un buon servizio alla credibilità ed efficienza del nostro Ente”.

“Tutti gli aderenti all’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati – fanno notare i cinque consiglieri – hanno già deliberato o stanno deliberando in questi giorni sul rinvio, la sospensione o il congelamento degli adempimenti previdenziali. Noi ancora nulla”. Per questo chiedono al vertice della Fondazione “che all’ordine del giorno del prossimo CdA venga messo al primo punto una discussione su tali necessari interventi, tra cui, ad esempio: il congelamento degli adempimenti previdenziali; la sospensione del pagamento delle cartelle; la proposta di modifica della convenzione Firr per consentire agli agenti la facoltà di richiederne una anticipazione; la possibilità di utilizzare i fondi stanziati per il Coronavirus per sottoscrivere una polizza assicurativa a favore degli iscritti, copertura al momento non prevista nella polizza in essere; la possibilità di utilizzare somme rivenienti dai rendimenti netti del patrimonio, fatta salva la riserva legale e la sostenibilità dell’ente”

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