Coronavirus, un virus per le reti

La raccolta delle maggiori banche reti calerà drasticamente ma non scenderà in territorio negativo. È la stima di Mediobanca, in un report redatto dall’analista Gian Luca Ferrari, che ipotizza come le maggiori società che offrono consulenza finanziaria affronteranno la crisi dei mercati scoppiata con l’epidemia di Coronavirus.  Le stime prendono in esame le 4 banche-reti quotate: Azimut, Banca Mediolanum, Banca Generali e Fineco. E derivano dall’osservazione di tutti i periodi di crisi o di correzione dei mercati durante gli ultimi 20 anni. Se la storia si ripete, secondo Mediobanca, i flussi netti (new net money) caleranno sensibilmente rispetto alla media ma non andranno appunto sotto zero. Nel report si dice che non è facile prevedere con precisione cosa accadrà ma uno sguardo al passato può essere comunque  utile. Nel caso di Azimut, la raccolta durante le crisi è calata del 32% rispetto alla media e del 41% nel segmento del risparmio gestito. Per Banca Generali la flessione è stata nel complesso del 26% inferiore rispetto alla media e del 44% nel gestito. Molto meno marcato il calo di Banca Mediolanum: attorno a -3% nel complesso  (sempre rispetto alle medie annuali) e del 29% nel gestito. Tale resistenza deriva dal fatto che il gruppo guidato da Massimo Doris è sempre stato capace di convincere i clienti che, proprio nelle fasi di crisi come questa, è bene investire sui mercati con maggiore forza e approfittare del crollo dei prezzi, piuttosto che liquidare le posizioni. Anche Fineco ha sempre dimostrato una grande resistenza ed è riuscita addirittura a incrementare di oltre 10% i flussi netti rispetto alla media durante i periodi di crisi finanziaria. Questo perché la banca guidata da Alessandro Foti ha una grande piattaforma di trading  con investitori che operano con molta frequenza quando la volatilità di prezzi è alta. Per Fineco, invece, durante le crisi c’è sempre stato un calo notevole (rispetto alle medie) della raccolta nel gestito (-47%). Va ribadito comunque ancora una volta che un calo rispetto alle medie non significa una raccolta negativa in valore assoluto. I big delle reti incrociano le dita.

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